VIOLENZA/La forza delle donne in rosso
Il 25 novembre è un giorno in cui tutti dovremmo fermarci e riflettere poiché si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una violenza che continua a persistere ancora e ancora, i numeri continuano ad aumentare e non si è ancora arrivati ad una soluzione. Ciò che occorre è un cambiamento profondo nelle istituzioni, nelle famiglie, ma soprattutto nella società. In questo giorno bisogna però anche celebrare le donne che ce l’hanno fatta, che sono riuscite a dire basta e che hanno avuto il coraggio di denunciare.
Quasi una donna su tre subisce violenza nel corso della sua vita. Le ragazze sono particolarmente a rischio di violenza. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.
I dati del Report del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, aggiornati al 18 novembre 2024, evidenziano che: gli omicidi registrati sono 269, con 98 vittime donne. Le donne poi uccise in ambito familiare sono state 84, di queste 51 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner.
Nel periodo giugno-settembre 2023, in Italia circa l’80% delle strutture sanitarie, dotate di Pronto Soccorso, hanno attivato il “Percorso per le donne che subiscono violenza”. Il percorso protetto garantisce cura, sicurezza e orientamento ai servizi antiviolenza per le donne e per i figli minorenni. Si stima che il 19% delle vittime che inizia un percorso di uscita dalla violenza lo fa al momento dell’accesso al Pronto Soccorso.
I simboli
E’ stato scelto il 25 novembre perché proprio in questo giorno del 1960 tre sorelle, dette le Mariposas, ovvero farfalle, che manifestavano per i diritti delle donne, sono state torturate e uccise nel 1960 dai sicari di Trujillo, ex presidente della repubblica dominicana. Questo fatto pose l’attenzione sulla cultura maschilista, che non tollerava di riconoscere alle donne l’occupazione di uno spazio pubblico e politico. A istituire questa data è stata l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Nonostante dal 1999 ci sia questa importante ricorrenza, i dati ci dicono che nei primi nove mesi del 2024 ci sono stati il 57% in più di segnalazioni al 1522, numero anti-violenza e stalking, rispetto al 2023.
Ormai da diversi anni è stato adottato il colore rosso per raffigurare oltre la lotta contro la violenza di genere anche come emblema visivo per rappresentare il sangue, sacrificio, la forza e il cambiamento. In particolare oggi viene usato per verniciare panchine, legate al tema della violenza , ma nello specifico alla violenza domestica per sottolineare come ciò sulle donne avvenga anche in contesti familiari.
Nel 2009 Elina Chauvet,un’artista messicana, per ricordare le donne vittime di violenza posizionò 33 paia di scarpe femminili rosse, simbolo della lotta contro i maltrattamenti e femminicidi, in una piazza. Questo progetto nasce in quell’anno con l’obiettivo di denunciare i numerosi femminicidi a Ciudad Juárez, in Messico, dove moltissime donne sono state uccise o sono scomparse senza giustizia.
Tuttavia il rosso non è sempre stato il colore universale emblema della lotta contro la violenza sulle donne, infatti esistevano già alcuni movimenti o organizzazioni che ne utilizzavano altri: il bianco (anni ‘70 e ‘80) per rappresentare la pace e la lotta contro la violenza di genere e L’arancione( promosso dall’ONU), impiegato come simbolo per porre fine alla violenza contro le donne. Oggi, già da parecchi anni, il 25 novembre di ogni anno e i giorni successivi, vengono illuminati di arancione piazze, monumenti edifici in tutto il mondo a cui fanno visita tantissimi cittadini.
Iniziative in Italia
In occasione di questa giornata, in diverse città sono stati ideati degli eventi per promuovere una serie di attività simboliche e didattiche. Per esempio, a Roma la facciata del palazzo del ministero dell’Istruzione e del Merito sarà illuminata di rosso fino a stasera. Inoltre, durante la mattinata, sulla scalinata dello stesso edificio, studenti e studentesse del Liceo Artistico “Enzo Rossi” creeranno una performance sul tema, facendo uso di abiti ideati da loro stessi. Per giunta, negli spazi del ministero è visitabile una mostra di opere inerenti alla violenza sulle donne, che sarà aperta fino al 29 novembre. Riguardo al cinema, alla Casa del Cinema di Villa Borghese saranno proiettati due film sul tema: La casa viola (ore 17) e Familia (ore 20), mentre nell’ambito fotografia sarà visitabile fino all’1 dicembre una mostra fotografica intitolata “C’è ancora domani”, ispirata al film di Paola Cortellesi.
A Milano, invece, in Piazza San Babila dalle 10 alle 18 si terrà un evento nominato “Io non sto zitta. Rompiamo il silenzio. Uniti contro la violenza sulle donne”, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza di denunciare gli abusi e di incoraggiare le vittime a chiedere aiuto, usufruendo anche della rete di servizi antiviolenza regionale: infatti sarà presente un camper della Polizia di Stato che fornirà assistenza e risponderà alle domande dei cittadini. Importanti sono anche le attività interattive di sensibilizzazione, come la “Parete dei Pensieri” e la “Foto Ingaggio” che inviteranno il pubblico a schierarsi contro la violenza. Altre attività di coinvolgimento sono lo spettacolo “Non sei sola. Contro la violenza, rompi il silenzio” recitato dagli attori di Teatro Educativo, il webinar “Dipendenza affettiva: l’amore malato” trasmesso in streaming dalle 10 alle 13, e il confronto tra istituzioni locali e rappresentanti delle università su politiche e strategie di prevenzione, tenuto alle 14 presso il Belvedere di Palazzo Lombardia.
Infine, anche Firenze contribuisce al coinvolgimento di adulti e bambini con circa 60 eventi legati al tema della violenza sulle donne. Per esempio, presso la Ludoteca Mondolfiera verrà proiettato il cortometraggio “Giovanni” (alle 10:30) e la narrazione de “Il maialibro” (alle 17) per sensibilizzare anche i più piccoli sul tema degli stereotipi di genere. Inoltre, alle 21 il Teatro Cartiere Carrara sarà il palcoscenico dello spettacolo “Quadri di donne”, che include danza, musica e recitazione. Infine, anche lo Spazio Alfieri sarà luogo di un’attività inerente all’importanza di questa giornata con la proiezione del film “La testimone”, oltre a un incontro finalizzato a fornire informazioni e supporto alle donne in difficoltà.
Oggi lottare contro la violenza di genere è fondamentale , infatti alcune figure molto influenti hanno deciso di esprimere il loro pensiero per mezzo della parola con lo scopo di far riflettere tutta la popolazione mondiale sul tema della violenza in ogni sua forma, che sembra non trovare una fine e una soluzione:
“ Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne“ (Maya Angelou)
“Mamma, non piangere le mie ceneri. Se domani tocca a me, mamma se domani non torno, distruggi tutto. Se domani tocca me, voglio essere l’ultima” (ultimi versi della poesia L’ultima di Cristina Torre Cáceres)
“Sconfiggere la violenza contro le donne non è un’opzione: è un dovere.“ (Ban Ki-Moon)
Greta Morello, Anna Machi, Sofia De Mattia