L’esperienza di Martino Thomas: da un’isola caraibica alla nostra penisola
I primi giorni di scuola sono stati molto tranquilli e i professori mi hanno aiutato molto ad ambientarmi. Fortunatamente sono stato messo in una classe calorosa e accogliente dove erano tutti gentilissimi e simpatici. Dal primo giorno, tutti i compagni mi hanno accolto con sorrisi e tanto affetto, aiutandomi con lo studio e nel capire gli argomenti più difficili. Così, dopo neanche un mese già mi sentivo come se avessi fatto gli altri tre anni insieme a loro.
Sin dall’inizio ho trovato molte differenze nel metodo di studiare in Italia rispetto a come ero abituato ai Caraibi. Un esempio è la letteratura: qui è molto importante e nelle scuole viene insegnata in maniera precisa e dettagliata. La differenza maggiore però l’ho trovata nelle interrogazioni, che ai Caraibi non esistevano. Alle prime interrogazioni mi trovavo quasi sempre impreparato e in difficoltà. Probabilmente il fatto di dover esporre diversi argomenti ad alta voce davanti a tutta la classe e tutta l’attenzione della prof su di me mi turbava molto. E ancora adesso a volte trovo le interrogazioni molto difficili.
Un’altra difficoltà che ha inciso sul mio percorso è stato senza ombra di dubbio il trasferimento alla nuova classe, avvenuto alla fine della scorsa estate. Ho provato molto dispiacere nel dover lasciare i miei compagni, con cui mi ero trovato così bene.
Fortunatamente anche quelli nuovi si rivelarono simpaticissimi e sempre disponibili per aiutarmi.
Indubbiamente all’inizio è stato difficile cambiare completamente abitudine e modo di vita, ma con l’aiuto dei professori, degli amici e dei compagni, sono bastate poche settimane per farmi sentire a casa.