F1 E FERRARI/Un dolce risveglio rosso

Grand Chelem in Australia della Ferrari di Charles Leclerc.

Sin dal venerdì, i più appassionati, nelle ore notturne delle prove libere, hanno potuto osservare lo scontro, su pista, tra la Ferrari e la Red Bull, che presagiva una qualifica sul millesimo di secondo per il primo posto e una gara di fuoco per aggiudicarsi la vittoria.

Sabato mattina il pilota monegasco, dopo un errore di Max Verstappen che lo porta a fare un pessimo tempo, strappa la pole position al campione del mondo in carica ma nonostante ciò molti danno favorita la macchina del pilota olandese. In primo luogo, perchè il suo compagno di squadra (Sergio Perez) si piazza subito dopo di lui, in seconda fila, dando la possibilità al team di utilizzare strategie d’intralcio nei cambi gomme ai box. In secondo luogo, il passo gara del pilota “orange” sembra essere poco più veloce di quello del pilota Ferrari, tanto da riuscire a vincere in Gran Premio. In questa previsione risulta decisiva la delusione di Carlos Sainz, che per pura sfortuna si ritrova a partire dalla nona piazza.

Allo spegnimento dei semafori rossi di Albert Park la Rossa di Leclerc diventa imprendibile. Il pilota Ferrari spagnolo invece, a causa delle nuove gomme dure, difficili da mettere in temperatura e la voglia irrefrenabile di riscattarsi, subito al primo giro dopo alcune curve si trova infilato nella ghiaia, dove, oltre ad affondare la sua F1-75, affondano anche le speranze sue e di tutti i tifosi della Rossa.  Nei primi giri Leclerc fugge da Verstappen come una gazzella da un leone, a lungo andare però il margine aumenta e nemmeno le due ripartenze dovute dalla Safety Car, per vari incidenti, non riescono a impensierire troppo la Ferrari che sembra avere sotto le ruote dei binari precisi e stabili. Verstappen, oltre ad avere un divario di circa 15 secondi con Charles, accusa un grave problema al motore ed è costretto a ritirarsi dalla gara. In quel momento con oltre 20 secondi sull’inseguitore il “predestinato” merita anche l’appellativo di “dominante”.

A Maranello suonano le dolci campane delle 8:32, Grand Chelem: pole position, primo posto tenuto in tutta la gara, vittoria e giro più veloce. Prestazione da incorniciare e che fa buon viso alle prossime gare, che però, a detta di Mattia Binotto (D. S. Ferrari), non è detto che saranno così esplicite, contando Red Bull e Verstappen vogliosi di vendetta e una Mercedes che, dopo il terzo e quarto posto, ha voglia di tornare a competere.

Domenica 24 Aprile è sold-out sia nelle tribune sia nei prati di Imola, per il Gran Premio dell’Emilia-Romagna casa della Ferrari. Ora, come in un puzzle, c’è bisogno di continuare a formare l’immagine della Rossa davanti a tutti, che nel mosaico rosso di italiani a Imola, ci aspettiamo che continui a vincere perché da troppo tempo non siamo dove ci meritiamo di stare.