MFW/La moda seglie l’Ucraina

Sono trascorse ormai due settimane da un grande evento per il mondo della moda: la Milano Fashion Week.

Che cos’è?

La settimana della moda è un’importante ricorrenza, che permette agli stilisti e alle case di moda di presentare le proprie ultime collezioni, e al pubblico di realizzare quali siano le ultime tendenze. Questa avviene due volte l’anno: tra gennaio e febbraio sfilano le collezioni autunno/inverno, mentre tra Settembre e Ottobre è il turno di quelle primavera/estate.

Nasce a New York nel 1943, con lo scopo di promuovere la moda locale, poiché era diventato impossibile importare abiti dall’Europa a causa della seconda guerra mondiale.
Finita la guerra, l’iniziativa di New York fu adottata dalle altre capitali della moda: Parigi, Londra e infine Milano.

Come si è svolta?

Questa edizione prevedeva un calendario ricco di progetti ed eventi e una particolare attenzione alle tematiche di sostenibilità, etica ed economia circolare, nell’ambito della filiera del fashion. Sono avvenuti 190 appuntamenti, di cui 165 fisici e 24 digitali.

Oltre a gli ospiti fissi, si sono presentati dieci nuovi brand, che per la prima volta hanno presentato le loro nuove collezioni sulle passerelle di Milano. Si tratta di AC9, Ambush, Andreadamo, Aniye Records, Cormio, Ferrari, Hans Kjøbenhavn, Onitsuka Tiger, Palm Angels e Tokyo James.

Tutto l’evento, in accordo con le disposizioni del Ministero della Salute, si è svolto con l‘obbligo di Super Green Pass per ospiti e addetti ai lavori e l’utilizzo di mascherine FFP2.

Il sostegno all’Ucraina

La MFW ha avuto molto successo quest’anno e lo può confermare l’andamento su Instagram, rilevato dall’influenza sia dei brand, sia degli influencer più attivi.

Ciò che più ha stupito il pubblico è stata la solidarietà verso l’Ucraina da parte di Armani, dimostrata attraverso una sfilata molto peculiare e differente dalle altre.

Giorgio Armani non solo è, per la seconda edizione dell’anno, il brand che ha registrato la più alta crescita di engagement (interazioni), ma anche quello che ha voluto trasmettere un messaggio diretto al popolo ucraino: è stata realizzata, infatti, una sfilata rispettosamente “muta”, senza alcun tipo di musica o suono, in sottofondo solamente i passi delle modelle.

«Qualche ora prima ho pensato a cosa potevo fare io per ciò che succede, non è l’invio di soldi o vestiti ma segnalare il mio battito del cuore per questi bambini» ha commentato commosso il fondatore del marchio.

Il gesto ha confermato la sensazione di star assistendo a un momento storico nella storia della moda, trasmesso attraverso un messaggio forte.