MONDO/Natali vicini e lontani

Dopo i paesi di settimana scorsa, in questo articolo approfondiremo altre 5 culture nel mondo durante il periodo natalizio.
India
In India, anche se il Natale non è una festività tradizionale, viene comunque celebrato da una certa quantità di persone.
Molte famiglie indiane (cristiane), infatti, decorano la loro casa con foglie di mango perché secondo la loro cultura il mango è un frutto sacro e le sue foglie sono utilizzate come decoro per ogni occasione importante. Alcuni aggiungono anche piccole fiaccole che simboleggiano la luce che Gesù porta al mondo.
Naturalmente le cerimonie più grandi si trovano in diverse città a seconda di quanti cristiani ci risiedono: Mumbai, ad esempio, viene rigorosamente decorata con luci e colori durante il periodo natalizio. A Delhi, invece, ha luogo una fiera che mischia cultura occidentale e cultura indiana. A Kerala bruciano addirittura l’effige di Babbo Natale in segno di rinascita.
Indonesia
Nonostante in Indonesia la religione più praticata sia l’Islam, questa festività viene celebrata da molte altre persone che non sono musulmane, portandosi con se costumi meravigliosi. Bisogna dire però, che le usanze natalizie variano di regione in regione.
L’importanza del bambù
Spesso le chiese e le case indonesiane vengono decorate al loro interno con noci di cocco e rami di bambù, questi ultimi si usano anche per segnare la via che porta al luogo religioso.
La generosità
Le famiglie indonesiane scambiano regali più semplici rispetto ai regali che ci si fa in America o in Europa, e, per enfatizzare l’importanza della generosità, molte chiese organizzano eventi di beneficenza per le persone meno abbienti.
Lilin Natal
Come abbiamo già descritto precedentemente in India, anche le persone in Indonesia decorano le proprie case con candele per rappresentare la luce di Cristo.
Decorazioni in carta e bambù
È costume decorare le proprie case con luci di Natale a forma di stella (Bintang Natal) fatte a mano e in carta o bambù. Lo stesso è fatto con tutte le altre decorazioni natalizie indonesiane.
Islanda
Tante usanze islandesi sono simili alle nostre mentre molte altre possono essere reputate un po’ bizzarre, ma divertenti. Vediamo di cosa si tratta.
Gli Yule Lads
Ne sono esempio i cosiddetti Yule-Lads. I bambini islandesi lasciano le loro scarpe fuori dalle loro finestre per tredici giorni aspettando che questi tredici personaggi un po’ birichini gli portino piccoli regali. Queste figure prendono il nome dal loro vizio (Il Disturba-pecore, il Ladro di Latte, Il Ladro di Padelle, il Lecca-cucchiai, il Gratta-Pentole, il Lecca-Scodelle, lo Sbattitore di Porte, eccetera…).
Nonostante siano personaggi con cattive abitudini, sono amichevoli ai bambini ubbidienti. I bambini disubbidienti, invece, secondo il folklore islandese, vengono rapiti dalla madre di questi tredici troll, Gryla. Con loro vive anche un gatto che si ciba di tutte le persone che non hanno ricevuto un nuovo vestiario prima della notte di Natale.
I regali vengono poi aperti la notte del 24 dicembre, dopo la cena di famiglia.
Polonia
Siccome la Polonia è un paese cattolico, il Natale è un periodo molto importante in questo paese, e, naturalmente, avrà con sé tante interessanti tradizioni di cui andremo a parlare adesso. Anche qui, i regali si aprono la notte del 24 dicembre. Nonostante sia molto influenzata dal cristianesimo, la cultura polacca si basa anche molto sul folklore slavo da cui provengono alcune usanze natalizie.
La Vigilia di Natale
Il 24 dicembre è il giorno più importante perché le famiglie si riuniscono per cenare e mangiare piatti di dodici portate (lo stesso numero degli apostoli di Gesù). È usanza, per il primo piatto, servire zuppa di barbabietole – Barszcz, accompagnata con piccoli tortellini ripieni di porcini (gli uszka), ma è importante notare che in tante regioni polacche invece della zuppa di barbabietole si serve la zuppa di porcini. Un’altra ragione per cui questo giorno è tanto importante è perché secondo le credenze slave, il 24 dicembre era il giorno in cui i morti visitavano i vivi, infatti si lasciavano le porte di casa aperte e si credeva che le anime fossero sedute a tavola con la famiglia. Da questa convinzione nacquero molti piatti che ancora oggi durante la Vigilia di Natale sono composti da semi di papavero che si ritenevano il cibo dei morti.
Gli Oplatek
Prima di mangiare, nelle famiglie cristiane polacche, ci si scambia un pezzo di ostia (Oplatek) facendosi gli auguri. Questo momento è importante perché è un momento di pace e perdono.
Il piatto in più
È tradizione mettere a tavola un piatto in più, vuoto, perché in caso qualche povero bussasse la porta per chiedere del cibo, è benvenuto a cenare con la famiglia.
Il fieno sotto la tovaglia
In tante case di campagna è solito mettere del fieno sotto la tovaglia per ricordarsi che Gesù è nato nella stalla.
Spagna
Sebbene la Spagna sia relativamente vicina e simile a noi, una grandissima differenza che questo paese ha con l’Italia è che non esiste Babbo Natale. Allora ci si può chiedere quali altri costumi ha (e non ha!) la Spagna durante questo periodo speciale?
El Gordo
È piuttosto conosciuta la tradizionale riffa natalizia internazionale spagnola chiamata El Gordo (Il Grande/Grasso) che ha luogo il 22 dicembre perché è la lotteria più grande e più antica al mondo. Ogni anno il premio diventa sempre più grande.
Los Reyes Magos
Siccome Babbo Natale non esiste, il suo posto è preso dai Tre Magi, che portano i regali ai bambini e che organizzano grandissime e splendide parate il 5 gennaio che prendono il nome di Cabalgata, accompagnate da musica, costumi, ballerine e ballerini e dolci che regalano ai bambini. Questo accade il 5 gennaio e non il 25 dicembre, perché la data fa riferimento al giorno in cui i Tre Re Magi visitarono Gesù dopo la sua nascita.
Día de los Santos Inocentes
Consiste in un giorno dedicato a scherzi e burle che per noi è il primo giorno di Aprile (Pesce d’Aprile), mentre per loro è il 28 dicembre.
Misa de Gallo
Dopo la cena di famiglia del 24 dicembre, la maggior parte delle famiglie cristiane spagnole va in chiesa per celebrare la cosiddetta Misa de Gallo, la messa di mezzanotte, in cui si festeggia la nascita di Gesù.
Nonostante il Natale venga celebrato diversamente in tutto il mondo,ciò che accomuna tutti è che è un periodo speciale in ogni paese.
Di Gaia Borsani Ucci