FEMMINICIDI/La ferocia scambiata per amore

Il 2020 è stato l’anno con il maggior numero di femminicidi in Italia, e, purtroppo, il 2021 non si sta rivelando meglio. Quasi ogni giorno, infatti, al telegiornale sentiamo i tristi numeri di donne uccise dai propri fidanzati, mariti o compagni.

Tra le cause alla base di questo comportamento c’è la visione arcaica in cui una donna appartiene al proprio uomo, il movente sarebbe l’amore, ma questo sentimento non ha proprio niente a che vedere con questi comportamenti. Alcuni uomini, di fronte alla richiesta della propria compagna di volersi affermare, di far valere i propri diritti e il proprio valore reagiscono in modo violento, animale, questi uomini scelgono di non controllare i propri istinti e si tramutano in bestie.                                                                                                                               

Spesso chiedono alle proprie prede un ultimo appuntamento e, quando queste glielo concedono, cercano la lite, che purtroppo molto spesso degenera fino a trasformarsi in un brutale omicidio, l’unico modo che conoscono per continuare a mantenere un controllo sulla donna, per non perderla, per continuare a possederla è avventarsi su essa con estrema violenza.                                                                                                       

La pandemia ha peggiorato tutto ciò, la convivenza forzata tra quattro mura ha esasperato gli animi, le donne si sono ribellate ai “compagni – padroni” e questo, spesso, è sfociato in cruenti fatti di cronaca. Ultimamente a compiere questi orribili gesti sono stati anche ragazzi molto giovani, il timore di essere lasciati causa un senso di disperazione, di solitudine e fallimento, e mentre un uomo sano riesce a metabolizzare ciò che sta accadendo, alcune persone non riescono ad accettare la perdita, danno la colpa all’altro, alla sua crudeltà alla sua voglia di fuga, a quel punto subentra una fortissima rabbia che trova sfogo in un’immensa violenza.         

Bisogna capire che per amare, a volte, bisogna essere pronti a rinunciare a qualcosa, l’altro non ci appartiene, non è a nostra completa disposizione, è proprio questo che non capiscono gli uomini che uccidono le donne.