PAROLE/Ad Alta Voce, la forza della lettura insieme

AD ALTA VOCE, IL DONO DELLA LETTURA

 

Dal 15 al 20 maggio a Rapallo e Zoagli viene organizzata la settima edizione di Ad Alta Voce. Ad Alta Voce è un’iniziativa intrapresa da alcune maestre dell’Istituto Comprensivo Rapallo-Zoagli nel lontano 2017; da quell’anno in poi è stata una crescita continua per l’iniziativa. Hanno creato un sito, hanno invitato molti scrittori, lettori, illustratori e non solo; neanche la pandemia le ha fermate, anzi, si sono date ancora più da fare per riuscire a “donare la propria voce”. Perchè “donare la voce”? Il modo in cui le maestre ritengono di poter donare la propria voce è tutto da scoprire in questo articolo, insieme a tante altre curiosità, inclusa un’intervista esclusiva ad una delle maestre in questione.

 

UN PO’ DI INFORMAZIONI

 

Anche quest’anno le maestre dell’I.C. Rapallo-Zoagli hanno invitato molti autori e illustratori. Ad aprire la settimana saranno lo scrittore Antonio Ferrara e sua moglie Marianna, fotografa ma anche appassionata lettrice che collabora con lui e lo accompagna in giro per l’Italia ad incontrare giovani e non.  Per Nino, come ama farsi chiamare, l’elemento fondativo del leggere è l’educazione sentimentale, cioè il saper esprimere emozioni nel leggere e farle percepire all’ascoltatore; le maestre condividono a pieno l’idea dello scrittore ed è per questo che dal 2019 partecipa attivamente e con entusiasmo   all’iniziativa. Altri ospiti della settimana saranno, il lettore e attore professionista Alfonso Cuccurullo che con la sua voce grave e profonda riesce ad avvolgere chi lo ascolta in una coperta soffice di parole, Elisa Mazzoli, talentuosa scrittrice di libri per bambini, Roberto Morgese, scrittore e maestro, capace di includere i bambini e anche gli adulti nella lettura delle sue storie. Ultima, ma non per importanza c’è Giulia Orecchia, illustratrice di libri di scrittori che tutti conoscono, basti citarne qualcuno come Gianni Rodari, Calvino e Tognolini. Insomma, quest’anno c’è di tutto e anche di più.

 

INTERVISTA A UNA DELLE PROMOTRICI DELL’INIZIATIVA, LA MAESTRA ANTONELLA RAIMONDI

 

Cosa rappresenta per voi questa iniziativa, cosa vi offre? 

“Gli ospiti come ogni anno propongono dei corsi di formazione anche per docenti e genitori, non solo attività per i bambini. Quest’anno il corso di Roberto Morgese è sulla grammatica valenziale, con un approccio metacognitivo: cioè con un’integrazione della grammatica con testi e racconti. Antonio Ferrara invece proporrà un laboratorio sulla scrittura creativa. Giulia Orecchia farà un corso artistico e creativo.”

 

Gli incontri con scrittori, illustratori e lettori abili e competenti sono per i docenti una grande opportunità di crescita.

La maestra Raimondi durante l’intervista ha mostrato gratitudine nei confronti di coloro che hanno supportato l’iniziativa. 

 

COM’È NATA AD ALTA VOCE? 

“Circa 20 anni fa con alcune colleghe è nata l’idea di creare una biblioteca scolastica con vecchi armadi, infatti nella nostra scuola non era presente una biblioteca, che a nostro parere è necessaria per l’invito alla scrittura e alla lettura degli alunni. Sono arrivati aiuti anche dal Centro Sistema Bibliotecario di Genova, da parte di Donatella Curletto, inoltre abbiamo potuto comprare il primo pacchetto di libri per la biblioteca anche con l’aiuto delle famiglie e dei genitori. Dal 2017, anno di nascita dell’iniziativa di  AD ALTA VOCE, abbiamo ricevuto aiuti e supporto anche da Francesco Langella, direttore della Biblioteca Internazionale Per Ragazzi De Amicis di Genova.”

 

COS’È PER VOI LA LETTURA AD ALTA VOCE?

“Leggere ad alta voce per il gruppo delle maestre che organizzano è sempre stato interpretare la lettura come un dono: condizione senza filtri nei confronti di chi ascolta. Con il suono passano le emozioni, si parla sempre di regalare la propria voce per il piacere di condividere un atto di bellezza: di stare insieme, di leggere un testo di qualità e di ascoltare le vibrazioni che può creare il momento.” 

 

Da queste frasi emerge pienamente la passione di queste insegnanti che si impegnano ogni giorno per regalare la propria voce. Tutte le prove per prepararsi a leggere sono utili, sì, ma non c’è solo questo, ciò che le maestre fanno di diverso è aprirsi e donarsi nel condividere emozioni tramite la lettura.

 

“Da docenti abbiamo appurato che questo atto gratuito ha sempre avuto riscontri positivi sul piano degli apprendimenti. Imparando ad ascoltare ed entrando dentro le storie si può diventare bravi raccontatori e scrittori. Senza dimenticare l’età di chi scrive.”  

 

Inoltre la maestra Raimondi conferma che la lettura ad alta voce ha un riscontro positivo sugli apprendimenti dei ragazzi per questo lei stessa legge tanto e spesso ad alta voce per i suoi bambini. Da non dimenticare l’età di chi scrive, anche se spesso i bambini sono quelli che hanno le idee migliori, che non hanno paura delle idee altrui.

 

“Oltre al piacere c’è sempre un riscontro positivo negli apprendimenti e nell’imparare a conoscere se stessi. Il piacere che proviamo a regalare la nostra voce torna”

 

Ecco che il tema ricorrente torna, l’obiettivo principale dell’iniziativa: il conoscere se stessi. I ragazzi possono immedesimarsi nei personaggi, ma così facendo capiscono chi sono veramente e cosa possono diventare. Per concludere la maestra afferma che il piacere della lettura ad alta voce non è solo per i bambini che ascoltano ma anche per tutti coloro che partecipano all’iniziativa dai promotori agli ospiti, queste le sue parole:

 

Questa iniziativa per noi rappresenta  la possibilità di condividere con colleghi, famiglie, e più bambini possibile, la magia che si produce quando si legge insieme. Un atto che ormai può sembrare fuori moda ed invece contiene al suo interno le origini della comunicazione umana e della costruzione di un gruppo sociale.”

 

LA TESTIMONIANZA

 

Da ex-alunno della maestra Raimondi posso affermare che nel metodo che utilizza non ci sono trucchi, non legge solo agli alunni che sanno già scrivere bene, ma a tutti quanti e dà ad ognuno le stesse possibilità. Il primo giorno di accoglienza, in prima elementare, ha fatto entrare me e i miei compagni in aula, me lo ricordo come se fosse ieri, e ci ha letto un libro, da lì è stata una crescita costante. Tra lettura e scrittura la maestra Raimondi ha formato me e moltissimi altri ragazzi fornendoci gli strumenti per poterci esprimere al meglio delle nostre possibilità. Per questo la ringrazio.