TENNIS/Un orgoglio italiano

Storia

Il Monte Carlo Masters, è un torneo di tennis maschile appartenente alla categoria ATP Tour Masters 1000, ovvero la categoria più importante dopo i quattro tornei del Grande Slam e le ATP Finals. La competizione si svolge nel mese di aprile sui campi in terra rossa della Roccabruna, comune francese confinante con il Principato di Monaco, uno degli scenari più belli e unici al mondo. Si contraddistingue per la sua eleganza e la sua raffinatezza: il territorio è una stretta striscia di terra sulla Costa Azzurra ai piedi delle Alpi. Sospeso tra mare e montagna, l’impatto emotivo è forte con campi immersi tra paesaggi suggestivi.

Il torneo, fondato nel 1897, nasce come amatoriale e fino al 1928, quando si stabilisce al Monte-Carlo Country Club, inaugurato dal Principe Luigi II di Monaco, in presenza del re Gustavo V di Svezia, appassionato di tennis.

Avvenne un’interruzione solo per le due Guerre Mondiali e nel 1925 a causa di problemi organizzativi.

A partire dal 1969 il torneo diviene Open, ovvero aperto anche ai giocatori professionisti, questo comporta un maggiore impatto mediatico conferendo quel prestigio di cui gode ancora oggi.

Inizialmente si disputa anche il torneo femminile, che sarà poi assorbito dal torneo WTA Monte Carlo svoltosi come ultima edizione nel 1982. 

Le partite si giocano al meglio dei due set con tie-break in ogni set.

L’impresa dell’azzurro Musetti

L’azzurro Lorenzo Musetti ieri sul campo di Montecarlo ha compiuto un’impresa, che fino a pochi minuti dal termine della partita sembrava fosse, persino per il tennista stesso, più grande di lui! 

Battere il numero uno al mondo penso sia un’emozione incredibile, queste vittorie sono rare e inaspettate, infatti solo tre italiani sono stati capaci di battere Novak Djokovic nella storia del tennis: Volandri nel 2004 a Umago, Cecchinato nel 2018 al Roland Garros e Sonego nel 2020 a Vienna; tutti noi italiani siamo increduli e i nostri cuori sono pieni di gioia. Al termine del terzo set Musetti portandosi le braccia alla testa, stupito e con gli occhi lucidi, esordisce così:

«Faccio fatica a non piangere, è un’emozione grandissima. Sono orgoglioso di me stesso è stata una battaglia dura sotto il profilo fisico e mentale. All’inizio del match le condizioni non erano facili, c’era molto vento e non riuscivo a trovare il giusto equilibrio con il lancio di palla. Poi ho lottato fino all’ultimo punto anche se mi si è bloccata un po’ la mano nei primi due match point». 

Oggi venerdì 14  alle ore 16.20 lo aspetta il derby azzurro contro Sinner: «Non voglio ancora pensarci, voglio godermi la gioia di questo momento almeno per mezz’ora, ma io e Jannik (Sinner) siamo amici, sarà divertente e per fortuna almeno un italiano sarà in semifinale a Montecarlo. Sono contento, anche per il nostro tennis tricolore» ha concluso le sue dichiarazioni non dimenticando un pensiero per Matteo Berrettini che non è potuto scendere in campo per un infortunio agli addominali: «Buona fortuna a Matteo, spero di rivederlo presto in campo».