SCUOLE SUPERIORI/Italia Vs Inghilterra: e tu hai già deciso dove studiare?

Decidere di frequentare le scuole superiori all’estero, in un paese come il Regno Unito, comporta l’inserimento in un sistema scolastico completamente diverso da quello italiano. Ma come è strutturato esattamente?

Un sistema aperto a tutti e meritocratico:

Il sistema scolastico britannico è aperto sia ai cittadini nazionali che a quelli provenienti dall’estero e prevede l’offerta di borse di studio o sussidi agli studenti particolarmente meritevoli. Queste facilitazioni sono tuttora presenti, anche se sono stati appena avviati i negoziati per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Per il momento, non ci sono quindi conseguenze immediate per gli studenti dell’Unione che decideranno di studiarvi.

Gli studenti stranieri che desiderano frequentare un’università inglese devono dimostrare anche di avere raggiunto una conoscenza elevata della lingua inglese, che deve essere certificata. Per questo motivo è importante che gli studenti, italiani e non, preparino il loro inglese gradualmente, durante le scuole superiori, per essere pronti a sostenere l’esame di certificazione.

Grammar, Technical & Modern School:

Come in Italia, nel Regno Unito le scuole possono essere pubbliche (gratuite) o private (a pagamento). Tutte le scuole superiori rientrano in tre categorie principali: le “Grammar School”, le “Technical School” e le “Modern School” che, a grandi linee, corrispondono rispettivamente ai nostri licei, istituti tecnici e istituti professionali. Gli studenti cominciano le scuole superiori a partire dai 14 anni; a seconda dell’indirizzo, possono terminarle a 16 anni, che è l’età minima per l’obbligo scolastico, oppure a 18 anni. Potranno quindi intraprendere gli studi universitari.

“A Level” exams:

Soffermando la nostra attenzione in particolare sulla “Grammar School”, alla fine del ciclo di studi gli studenti devono sostenere i cosiddetti esami “A level” nelle materie specialistiche, che devono essere almeno due. Le prove per gli “A level” corrispondono al nostro esame di maturità. Superato l’esame finale nelle materie “A level”, lo studente è pronto per presentare la domanda per essere accettato all’università, dove è sempre previsto il numero chiuso.

Italia e Regno Unito a confronto:

Il programma nazionale (“National Curriculum”) prevede alcune materie di studio obbligatorie per tutti (per esempio: inglese, geografia, storia e matematica); gli studenti hanno poi la possibilità di scegliere tra le materie di indirizzo quelle in cui desiderano specializzarsi. Saranno proprio queste che li incalaneranno verso la scelta della facoltà universitaria in campo umanistico, scientifico, giuridico, tecnologico etc.

Da questa organizzazione generale risulta evidente una differenza importante rispetto alla scuola italiana: le classi non sono fisse, ma articolate: gli studenti frequentano alcuni corsi in comune e altri, invece, in base alle materie di indirizzo scelte. Un’altra differenza sostanziale è rappresentata dalle verifiche e dagli esami che, nel sistema britannico, sono quasi esclusivamente scritti, mentre in Italia sono previsti anche esami e interrogazioni orali.

I due sistemi differiscono anche nella selezione degli insegnanti: infatti nel Regno Unito sono le singole scuole a sceglierli, da un elenco nazionale di insegnanti abilitati. Inoltre i docenti vengono valutati obbligatoriamente da un corpo nazionale di ispettori e l’esito delle valutazioni viene reso pubblico e può essere consultato da tutti.

Le scuole naturalmente si fanno concorrenza per attirare studenti, offrendo corsi e attività extracurricolari. Tutto ciò si verifica nelle scuole pubbliche, ma soprattutto in quelle private. Di solito quest’ultime offrono corsi d’arte, di sport (per esempio, cheerleading, football o lacrosse) o club di scacchi, corsi di scrittura, di lettura e laboratori di vario genere e argomento, compresi corsi su videogiochi o di carattere scientifico. La scelta è molto ampia e varia di scuola in scuola.

 

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