ANCONA/quando il divertimento diventa paura

di Maria Elena Cassinelli

– Proseguono le indagini sulla tragedia avvenuta ieri sera nella discoteca “Lanterna Azzurra Clubbing” di Corinaldo, in provincia di Ancona. Infatti i ragazzi erano in attesa di ascoltare Sfera Ebbasta, quando qualcuno ha spruzzato uno spray urticante, suscitando il panico e causando 6 morti e più di 120 feriti.

Le dinamiche dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe avvenuto per una concomitanza di cause, e non solo per il panico scatenato da uno spray al peperoncino, come ritenuto in principio.
Il sospetto è che, in occasione del concerto di Sfera Ebbasta, i proprietari della discoteca abbiano venduto più biglietti rispetto al numero di persone massimo che l’edificio poteva contenere: 1500 biglietti a fronte degli 870 consentiti.
Gli investigatori stanno inoltre cercando di individuare le cause del crollo delle due ringhiere laterali della scala su cui si affaccia l’uscita d’emergenza. Non è ancora chiaro per quale motivo la struttura non abbia retto il peso degli spettatori in fuga, causandone la caduta.
Quindi, contro ogni previsione, coloro che nel momento di panico hanno tentato di “salvarsi”, dirigendosi verso l’uscita di sicurezza, sono precipitati dalle balaustre e travolti dalla calca e dalle macerie, mentre chi è rimasto all’interno non ha subito alcuna lesione.

Ragazzi irresponsabili

La persona che ha spruzzato lo spray al peperoncino sulla folla assiepata nel locale non è stata ancora identificata, tuttavia sono in molti a ritenere che si tratti di una ragazzina minorenne. La situazione richiama quasi involontariamente il triste ricordo delle tragedia avvenuta a Torino nel giugno del 2017, quando un petardo fatto esplodere sulla folla, riunita in piazza San Carlo per vedere una partita di calcio, ha causato un’altra strage. Nelle ore successive alla tragedia sono in molti a sfogare la propria rabbia contro il colpevole ignoto, in primis il cantante stesso, che, nelle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti, esprime tutto il proprio disappunto nei confronti di chi si ostina ad utilizzare spray urticanti in luoghi chiusi. Il soggetto ignoto si è sicuramente reso responsabile di un’azione sconsiderata, ma siamo davvero sicuri che sia il solo da biasimare per la tragedia appena consumata? Siamo sicuri che nessuno si sia accorto del gesto che stava per compiere? O peggio, siamo sicuri che abbia agito da solo e non su spinta di un gruppo? È difficile che un ragazzino compia un atto del genere senza il supporto dei propri amici o di coetanei che vorrebbe impressionare.

Adulti inaffidabili

Eppure dai risultati delle indagini emerge anche una certa dose di colpevolezza anche da parte dei titolari del locale. Com’è possibile, dunque, che una ragazzina si renda conto della pericolosità di un atto incosciente, quando i primi a non curarsi delle possibili conseguenze delle proprie azioni sono gli adulti, ovvero le persone che dovrebbero essergli di esempio?

ANCONA/quando il divertimento diventa paura

Favarin/E’ più importante il presepe o il

ANCONA/quando il divertimento diventa paura

TEDUA/Ripartire da una tragedia