Bullismo, una cattiva realtà

di #Sharingmonday

— Buongiorno cari lettori. Oggi vi invitiamo a ragionare su una realtà che ci circonda: il bullismo. Negli ultimi anni sono sempre più frequenti i casi di ragazzi che subiscono violenza psicologica o fisica da altri compagni.

Da cosa nasce? Il bullismo nasce da situazioni familiari difficili, da insicurezze personali, dal bisogno di sentirsi superiori agli altri o nel peggiore dei casi, dalla semplice voglia di divertirsi facendo del male agli altri.

Come agiscono i bulli? Tutto parte dalla scelta della vittima, individuano i suoi punti deboli e li attaccano. Le aggressioni avvengono spesso in gruppo, di modo che la vittima si senta ancora più impotente, attraverso insulti, prese in giro sino ad arrivare alla violenza fisica. Vi riportiamo il caso di un 17enne vittima di violenza da parte dei compagni di classe. Siamo in un liceo a Lecce. Dall’inizio dell’anno il ragazzo subiva umiliazioni e botte. I compagni gli toglievano la maglia e la usavano come cancellino per pulire la lavagna. Tutto taceva. Il giovane ha sempre negato alla madre di avere problemi in classe, sino ad un mese fa, quando ha ricevuto un video girato da un amico del figlio. Nel video veniva ripreso un compagno del 17enne che lo prendeva a calci e lo minacciava con una sedia. Dopo aver visto il video la madre ha chiesto spiegazioni, ma il ragazzo ha cercato di minimizzare. Noi di Sharingmonday pensiamo che questo comportamento sia sbagliato e vogliamo parlarne con voi.

Quali sono le conseguenze che riscontra la vittima? Anche se potrebbe non notarsi, il bullismo ha degli effetti pesanti sulla vittima. Oltre ad una diminuzione dell’auto stima, si tende a chiudersi in se stessi, sino ad arrivare al limite della sopportazione con il suicidio.

Come superare la situazione? C’è sempre una soluzione, che non sfocerà mai nel suicidio, anche se molti ragazzi lo vedono come unica via di fuga. Prima di tutto si deve raccogliere la forza per denunciare i fatti ad una persona fidata, che può essere un genitore, un prof, lo psicologo della scuola. Bisogna capire che la soluzione ne non è autodistruggersi ma reagire e non pensare che il problema sia tu. Una parte della colpa va anche alle persone che guardano ma rimangono passive. Per quanto riguarda i bulli, concentratevi sulla vostra vita e non rendete infelice quella degli altri.
Quindi noi di Sharingmonday vi invitiamo a denunaciare sempre questi fatti, sia che siate i protagonisti, sia che siate gli spettatori, denunciate sempre.
Noi ci vediamo lunedì prossimo con un nuovo articolo.