COVID/Controlli, sanzioni e rispetto delle regole.

L’Italia nell’ultimo periodo sta affrontando molte difficoltà per via del Covid-19. Però le regole non vengono sempre rispettate, infatti non ci sono molti controlli, soprattutto nelle piccole città. Di conseguenza i cittadini si sbizzarriscono a non seguire le restrizioni imposte dai vari DPCM.

I controlli delle misure anti COVID nelle grandi città italiane da parte delle forze dell’ordine sono stati frequenti e, come abbiamo letto in molte occasioni, hanno portato a costose multe.

Da circa un anno veniamo bombardati sui dati del COVID, tamponi effettuati, positivi e decessi, senza parlare però dei controlli e delle sanzioni effettuati dalle forze dell’ordine. Nella regione Lombardia sono state controllate più di 650.000 persone e sanzionate quasi 8000 dall’1 ottobre al 16 dicembre. Numeri elevati, considerando che nelle piccole città sono quasi nulli. Abbiamo potuto notare talvolta, nei piccoli centri, la mancanza di tutto ciò, per la carenza di personale dedicato o la carenza di fondi.

A questo punto viene naturale porsi una domanda, perché in Italia è presente la carenza di fondi e di personale? Queste perplessità sono frequenti, soprattutto tra i giovani. Le risposte non sono sempre semplici da ottenere e spesso le motivazioni fornite sono in contraddizione o poco chiare. A causa di queste problematiche nel nostro paese, sarebbe necessario responsabilizzare e sensibilizzare il singolo cittadino, in modo da far comprendere a ognuno di noi la gravità della situazione, evitando così un pericolo per la salute di tutti.

Uno dei metodi utilizzati per cercare di far rispettare più efficacemente le restrizioni è la suddivisione in zone.  Dall’11 gennaio è tornata infatti in Italia questa divisione in colori in base al livello di rischio e di contagi. I tre colori iniziali erano giallo, arancione e rosso, ma è stata recentemente introdotta l’idea di zona bianca, cioè con minimo rischio.

La zona rossa è quella più restrittiva ed è il livello prima della quarantena. Infatti, è vietato ogni spostamento sia nei comuni intorno, sia nel proprio eccetto per motivi di lavoro, motivi di salute o situazioni di necessità. La zona arancione prevede invece la possibilità di spostarsi liberamente solo all’interno del proprio comune dalle 5 di mattina alle 22 di sera. La zona gialla infine permette di spostarsi liberamente anche nei comuni adiacenti sempre però con lo stesso coprifuoco della zona precedente. Tutte quante prevedono la chiusura di musei e mostre, sale giochi, bar e ristoranti (alle ore 18), piscine, palestre, teatri e cinema