Gerusalemme capitale: il numero dei morti sale a quattro

di Luca

– Nonostante decenni di cautela da parte degli americani e di avvertimenti sui possibili rischi, il 6 dicembre Donald Trump ha deciso di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele e di conseguenza di trasferire nella Città Santa l’ambasciata Usa.


L’inviato dell’ONU per la pace in Medio Oriente ha ribadito che lo status di Gerusalemme deve essere negoziato tra Israele e Palestina e che qualsiasi decisione che cerchi di modificarlo potrebbe rovinare gli sforzi per il raggiungimento della pace e avere serie ripercussioni su tutta la regione.

Le risposte non si sono lasciate attendere. Il capo negoziatore dei palestinesi ha dichiarato che non parleranno con gli Usa finché non annulleranno la decisione. Il grande Imam di al-Azhar, considerato portavoce del governo egiziano, ha rifiutato di incontrare il vicepresidente americano, in segno di protesta. Il re del Marocco, il presidente del Comitato di Gerusalemme, ha rivolto un messaggio a Trump in cui esprime la sua profonda preoccupazione e la grande inquietudine degli stati e dei popoli arabi e musulmani. Gli ambasciatori di cinque paesi UE, tra cui l’Italia, si sono detti in disaccordo perché non di aiuto alla pace. L’Italia manterrà comunque la sua ambasciata in Israele a Tel Aviv.

Oggi, sabato 9 dicembre, Gerusalemme ha vissuto una delle sue tante giornate tese: migliaia di palestinesi si sono radunati sulla Spianata delle Moschee per pregare e protestare contro la scelta americana. La tensione era altissima, lo testimonia il fatto che centinaia di poliziotti hanno presieduto le strade. Si sono verificati scontri in molte località : il bilancio aggiornato dei feriti è di 727.Sul confine di Gaza, i palestinesi hanno lanciato pneumatici in fiamme e pietre contro i soldati; durante i disordini i militari hanno sparato contro i principali istigatori, uccidendone 4.

Hamas aveva istigato una “nuova intifada”, che doveva essere compiuta oggi. Il primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese, ha detto che chi sogna che tutto si esaurirá con le manifestazioni sbaglia e che la santa intifada di oggi mostra che si è pronti ad immolarsi per la patria.

E adesso? L’America continuerà a riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele o fará un passo indietro? Una cosa è certa: 727 feriti e 4 morti.