Slobodan Praljak: nuovo Socrate o criminale contro l’umanità?
di Valentino Ferrari
– Attimi di scandalo mercoledì nel tribunale dell’Aja, dove Slobodan Praljak, un ex generale della Jugoslavia, accusato di crimini di guerra, tra cui l’uccisione di tante persone innocenti e la distruzione del famoso ponte di Mostar, dopo aver subito la condanna di 20 anni di carcere, ha preferito morire suicidandosi con il veleno.
Cosa è successo esattamente?
Nella giornata di mercoledì, la corte dell’Aja si è riunita per emanare il verdetto per alcuni generali croati, accusati per crimini di guerra. Tra questi c’era anche Praljak. Dopo che il giudice condanna a 20 anni i generali, Praljak si è alzato in piedi e ha urlato: “Slobodan Praljak non è un criminale di guerra e con sdegno respingo la sentenza”. Dopo l’invito a sedersi da parte del giudice, il generale ha invece bevuto del veleno da una piccola fiala, suicidandosi dunque in diretta tv e specificando che dentro quella fiala c’era del veleno. La corte è stata subito sospesa ed è stata chiamata l’ambulanza. Praljak morirà poi qualche ora dopo all’ospedale dell’Aja.
Chi è Slobodan Praljak?
Slobodan Praljak è stato un generale croato, ma non solo: si è laureato ad ingegneria ed era pure un regista; ha diretto numerosi programmi televisivi, oltre ad un film: “Povratak Katarine Kozul” . Da generale, Praljak ha combattuto durante la guerra della Jugoslavia contro i musulmani. Egli, avrebbe anche ordinato la distruzione dello Stari Most di Mostar, uno dei ponti più famosi al mondo, oggi appunto distrutto. In più, non ha impedito il grande rastrellamento di musulmani a Prozor. È stato poi accusato dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia nel 2013. Oggi lo Stari Most è stato ricostruito, ma non è più quello originale.
L’altra condanna
Praljak non è l’unico ad essere stato condannato per crimini di guerra in questi giorni. Infatti, la settimana scorsa, la stessa corte dell’Aja ha condannato all’ergastolo Ratko Mladić per crimini contro l’umanità e crimini di guerra. È infatti il responsabile della terribile strage di Srebrenica, considerato da molti un genocidio, doge morirono 8372 musulmani. Mladić ha cercato in molti modi di ostacolare la sentenza, prima facendosi misurare la pressione, dicendo di sentirsi male, poi dando in escandescenze urlando al momento della sentenza.