Sfruttamento minorile anche nei paesi industrializzati: ecco come

di Alice

– Il lavoro minorile, diffuso soprattutto nei paesi poveri quali Asia, Africa e America Latina ma anche in paesi industrializzati, è una grave piaga della nostra società. Al mondo sono 168 milioni i bambini lavoratori impiegati soprattutto in agricoltura, aziende tessili, lavori domestici e nelle miniere. Sono 85 milioni i bambini costretti a lavorare in industrie pericolose, sfruttati ed esposti a sostanze chimiche pericolose, tra cui il cobalto.

Il cobalto è il prezioso materiale alla base delle batterie al litio di smartphone, tablet, computer ma non solo: è fondamentale per le auto elettriche e anche per la cosiddetta tecnologia verde come gli impianti eolici o per la produzione di energia solare. La maggior parte del cobalto viene prodotto in Congo, uno dei paesi più poveri, violenti e corrotti dell’Africa Centrale. Il 20% viene estratto in maniera artigianale in miniere dove sono sfruttati bambini piccolissimi, fin dai 7 anni. Lavorano per meno di un dollaro al giorno in condizioni disumane, in tunnel strettissimi a rischio di incidenti mortali e di gravi malattie polmonari. Non hanno alcun indumento di protezione e faticano anche per 24/7 dormendo talvolta nei cunicoli. A tutto ciò si aggiungono violenze, estorsioni  e intimidazioni.

Il cobalto estratto in Congo viene spedito in Cina e in Corea dove viene trasformato  e mandato alle grandi case produttrici di materiale hi-tech e automobilistiche. Per questo motivo Amnesty International ha accusato i produttori hi Tech e di auto elettriche di sfruttamento del lavoro minorile, invitandole ad effettuare maggiori controlli.  Alcune aziende si sono attivate ed hanno fatto verifiche su tutto il processo di estrazione, lavorazione e commercializzazione prendendo seri provvedimenti altre invece hanno fatto poco o nulla.

In questa grave situazione è necessario sensibilizzare la comunità internazionale, le istituzioni, i governi perché intervengano contro questa pratica affinché tutti i bambini siano essi poveri o ricchi, bianchi o neri abbiano diritto di giocare, studiare e vivere serenamente la loro infanzia.