Charles Manson, una vita consacrata alla follia

di Isabella

– Capita che gli insuccessi ci portino ad intraprendere strade oscure, le vie della follia. Proprio in questo periodo ricordiamo, con rinnovato rancore, la storia di Charles Manson, il giovane manipolatore che, causa dei suoi efferati crimini, ha scritto una storia lugubre ed indimenticabile.

Manson nasce nell’Ohio del 1934, sua madre è un’ ingenua sedicenne, suo padre un criminale che, appena saputo del figlio, si dilegua. L’infanzia di Charles, passata a casa di parenti ed amici, viene prontamente stroncata a soli tredici anni dal primo passo verso il suo oscuro futuro: il riformatorio. In questo luogo di violenza Manson è oggetto di abusi a causa del suo fisico gracile e della sua mente disturbata. Comincia a collaudare nuove tecniche contro i suoi aggressori, non solo a livello corporale, ma anche mentale, che trascina dietro di sé anche durante i successivi anni in carcere, dove diventa un vero e proprio manipolatore. Causa di questa sua nuova natura è anche l’avvicinamento alla setta Scientology.

Durante la primavera del 1967, Charles viene rilasciato. La sua nuova vita nella California della “Summer Of love” scorre tranquilla finché il ragazzo non scopre fino in fondo il suo subdolo potere. Comincia ad avvicinare ragazze, convincendole ad entrare nella sua “Famiglia” grazie alla sua aspirazione di diventare un musicista di successo. Una volta che le giovani sono state indottrinate vengono “messe sulla strada” per cercare nuovi adepti, offrendo loro tutte le cose che si ritenevano importanti durante quel periodo. La “Famiglia” si allarga sempre di più e Charles è il capo di tutto questo, gli adepti, i suoi figli. All’interno della setta tutti hanno un compito ben preciso, ma, soprattutto, tutti devono fare quello che Manson dice; è proprio per questo che, quando quest’ultimo parte per diventare un cantante, durante il ’67, i suoi seguaci lo seguono, insediandosi tutti insieme in un ranch a Los Angeles, dove creano una sorta di comunità in cui circolano droghe, le donne sono sottomesse agli uomini e tutti seguono un unico leader. Ed è proprio qui che, il rifiuto da parte di un produttore discografico, porta Charles alla pazzia.

Impaurito dal fatto di poter perdere “la sua Famiglia”, l’uomo cerca di sfondare su un altro fronte. I primi omicidi ricadono su spacciatori con cui la setta di era indebitata. In seguito, diventano sempre più disparati ed animaleschi. La morte che quasi tutti ricordano come una delle più efferate è sicuramente quella di Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski ed incinta di otto mesi, e del suo gruppo di amici, andati da lei per trascorrere una serata in compagnia. Le ragazze di Manson ed uno dei suoi seguaci più fedeli, portarono a termine un massacro disumano.

In seguito a svariati omicidi la “Famiglia” si trasferisce nel deserto, destando i sospetti dei poliziotti al controllo dell’area. Quando, una notte, arriva una denuncia per furto d’auto e vandalismo, le guardie, ormai sicure, arrestano tutti i presenti, compreso Manson. Dopo l’accaduto, le accuse sui vari massacri cominciano a piovere addosso alla setta. Nel 1971 Charles e quattro adepti vengono condannati alla pena di morte per ventinove diversi capi di accusa. L’anno dopo, la morte diventa ergastolo, che Manson sconta fino al 19/11/2017, quando muore per cause naturali.