IL CASO/Un’ insegnante su Onlyfans

La vita privata deve influire sul proprio lavoro?

La questione emersa dopo che Elena Maraga, una maestra d’asilo del Trevigiano, è stata sospesa per aver aperto un canale onlyfans. Come spiega lei stessa, è possibile che qualche genitore abbia riconosciuto la foto profilo e che l’informazione sia poi diventata di dominio pubblico; il suo profilo Instagram privato rimandava infatti al link dei suoi post.

“Ho sempre saputo che insegnare è il mio cammino”, ha dichiarato al Messaggero,”mi sono iscritta ad ONLYFANS per curiosità e per vedere se si guadagnava davvero. In un giorno prendilo lo stipendio di un mese.”

LA REAZIONE DELLA SCUOLA

La scuola ha deciso di prendere provvedimenti e di sospenderla, poiché non rispettava l’impronta religiosa della struttura.

Se molti genitori si sono lamentati e hanno chiesto provvedimenti più seri, altri si sono invece schierati con Elena, sostenendo che le attività esterne della docente non influivano sull’insegnamento.

Mentre l’amministrazione decide come procedere – sarebbe infatti illegale licenziarla secondo i sindacati- Elena è risoluta: “Non lascerò mai io la scuola, non mi licenziare mai io per prima, per principio. Sono ancora in attesa di capire come si concluderà questa vicenda, che comunque mi amareggia molto.”

LA RIFORMA

Dopo questo avvenimento il ministro Valditara vuole estendere il Codice della Funzione pubblica 2023, aggiungendo una specifica per l’utilizzo dei social da parte degli insegnanti.

Secondo il ministro “Tutti i professionisti delle scuole italiane dovrebbero evitare dichiarazioni, immagini o commenti che possano danneggiare il prestigio o l’immagine dell’amministrazione”. Starebbe anche pensando a una parte specifica per gli insegnanti riguardo al comportamento da tenere sui social.

Di Vera Arbocò e Giulia Gazzale