La guerra dei taxi è la battaglia di chi non accetta il mondo che cambia

di Chiara Olcese
-TAXI CONTRO UBER
Giornate di caos nelle grandi città italiane a causa di uno sciopero dei taxisti che sta creando numerosi disagi e problemi.
Ma perché i taxisti incrociano le braccia?

La causa è una piattaforma social, Uber,che permette ai conducenti di autovetture di poter entrare in contatto con chi ha bisogno di un servizio di trasporto e trarne profitto venendo pagati in contanti.
Ed é cosi che i conducenti di taxi hanno deciso di protestare contro un emendamento al Milleproroghe, firmato da Linda Lanzillotta, che rinvia di un anno il termine entro il quale il Ministero dei Trasporti dovrà emanare i decreti legislativi contro l’esercizio abusivo del servizio taxi e l’utilizzo di queste piattaforme internet.
UBER?
L’applicazione nasce a San Francisco nel 2009 e spopola in italia nel 2013, soprattutto nelle grandi città come Milano e Firenze.
Si tratta di un fenomeno di car sharing, ovvero un mezzo grazie al quale é possibile mettere in contatto direttamente conducente e passeggero.
I prezzi variano a seconda della modalità scelta, infatti é possibile decidere di viaggiare comodamente seduti su un auto di lusso con la modalità “Uber Lux” o decidere l’utilizzo di un servizio assimilante a un servizio di tipo ‘taxi’ scegliendo la modalità “Uber Pop”. Tuttavia nel 2015 il tribunale di Milano ha disposto un blocco di quest’ultima modalità per via della concorrenza sleale fatta ai servizi pubblici.
L’ARMA DEI TAXI
Dalla parte dei taxisti si schiera il calendario degli eventi riguardanti la vita mondana a Milano, infatti é alle porte l’attesissima Settimana Della Moda di Milano, evento che coinvolgerà un grande afflusso di persone.
Il timore é quello che la protesta possa continuare provocando danni e disagi durante l’evento che é sicuramente uno dei momenti più delicati in fatto di mobilità e trasporti.