Risalta sui giornali l’incredibile storia della donna 47enne che ha vissuto per 5 mesi nella natura selvaggia di un canyon dello Utah. Sola, senza viveri e spaventata, ha abbandonato la sua automobile in un parcheggio per poi scomparire. 

L’auto è stata ritrovata da uno sceriffo quando la donna era già lontana. Il servizio forestale degli Stati Uniti che si preparava alla chiusura stagionale del Canyon, trovando l’auto, ha denunciato per primo la sua scomparsa. 

Le autorità hanno trovato la donna la scorsa domenica perquisendo la zona nella speranza di trovarla ancora viva o di rintracciarla. Quando è stata ritrovata, è stata immediatamente portata in ospedale e lo sceriffo Spencer Cannon ha riferito che la donna non aveva lesioni fisiche, come slogature o tagli, ma era debole e sottopeso in quanto lei stessa afferma di essere sopravvissuta mangiando muschio ed erba e bevendo acqua di un ruscello. 

Inoltre, la 47enne afferma di aver accettato viveri gentilmente offerti da turisti quando il canyon era ancora accessibile al pubblico. Da questo si può dedurre che la donna abbia scelto di vivere in queste condizioni volontariamente per diversi mesi anche se il motivo non è chiaro; medici e psicologi, entrando in contatto con il suo caso, hanno pensato che la salute mentale della donna potesse essere instabile e che avesse dei problemi preesistenti non derivati in seguito all’esperienza trascorsa. 

La sua azione non è considerata illegale, era libera di scegliere di vivere in una situazione del genere soprattutto perché si pensa che non avesse una famiglia e che fosse sola, per questo motivo si cercherà di aiutarla e comprenderla in tutti i modi possibili.

Non spesso si sentono esperienze come queste, ma allo stesso tempo potrebbero esistere molte altre persone al mondo che decidono di fare scelte estreme come questa: si allontanano dalla vita quotidiana e sociale, pensando di dare una svolta alla loro esistenza, senza che nessuno denunci la loro scomparsa.

La solitudine non sempre aiuta a ritrovare la pace con se stessi, ma il mondo è pieno di occasioni per ritrovarsi e aiutarsi l’un l’altro nei momenti di difficoltà.