Siria, perché tutto questo?

Di Serena Staderoli ed Elisa Pomata – A seguito dell’ennesimo bombardamento in Medio Oriente, che dalla massa è considerato come “uno dei tanti”, siamo arrivati anche noi a chiederci: ma perché siamo arrivati a tanto?

I BOMBARDAMENTI

Il 28 dicembre 2016, sul villaggio di Al Hajana, nella provincia di Deyr az Zar (Siria) sono avvenuti dei bombardamenti: l’area in questione si trova a nord-est del paese, e purtroppo fa parte delle zone controllate dall’ISIS.

LE VITTIME

Durante il raid sono morti 22 civili, tra i quali 13 erano donne e bambini appartenenti a due famiglie distinte.

Questi dati fanno parte di un’infinita lista delle centinaia e centinaia di vittime di questa guerra che pare essere infinita. Come sempre, però, le persone che subiscono maggiormente la violenza della guerra sono, appunto, donne, bambini ed anziani, perché più deboli ed incapaci di difendersi

PERCHÉ TUTTO QUESTO?

Una domanda sorge spontanea: “Perché si è arrivati a tutto questo? Davvero la religione, l’economia e la politica sono più importanti della vita stessa? Il nostro egoismo si è trasformato in indifferenza?”

La nostra società è consumistica, accecata dalla ricchezza e dal denaro. Per questo, fin quando i beni materiali saranno più importanti delle vite umane, non si avrà fine a tutto questo. Ognuno di noi, nel nostro piccolo, considerando ciò che accade come troppo lontano e “fuori dalla propria portata” si rende automaticamente responsabile di queste atrocità.

IL RUOLO DELLA SOCIETÀ

Tutti questi conflitti non avranno di certo una fine da soli. Per questo ciò che è necessario è una svolta definitiva: le nazioni devono abbandonare tutti i rigiri di denaro, le finalità consumistiche ed i guadagni, perché alla fine, essi sono tratti dal sangue di innocenti; i politici devono comprendere la situazione reale della popolazione mondiale.

Ma se tutto questo non cambiasse? Quali sarebbero le sorti del mondo? Quale sarebbe il nostro futuro?

La risposta a questo quesito è vana, perché nessuno di certo è in grado di prevedere il futuro, ma analizzando tutto ciò che accade nel mondo, dai bombardamenti di civili, agli attentati e le stragi, l’unica visione futura non comprende altro che un orrido colore rosso.