SVEZIA/Presunto attacco terroristico nel centro di Vetlanda

Il 3 marzo 2021 in Svezia otto persone sono state attaccate da un uomo armato di un coltello nel centro di Vetlanda, piccolo centro abitato del Sud-Est del paese a circa 190 chilometri da Goteborg, seconda città svedese per dimensioni. Secondo quanto riportano i media locali, a riferire la notizia è la portavoce della polizia Angelica Israelsson Silfver.

L’autore del gesto, un giovane di vent’anni, è stato però ferito dagli agenti e trasportato in ospedale.
L’allerta è scattata intorno a metà pomeriggio, dopo alcune segnalazioni da parte degli abitanti, che hanno dichiarato di aver visto un uomo alquanto sospetto con un’arma affilata che stava assaltando diverse persone nel centro della cittadina di circa 20mila abitanti, in una zona affollata, nei pressi della stazione ferroviaria. L’uomo è riuscito a colpire 8 persone prima di essere fermato dagli agenti accorsi sul posto, che prendendo mano alla situazione hanno sparato all’uomo in una gamba, dopo di che tutti i feriti, compreso l’aggressore, sono stati portati in ambulanza verso l’ospedale.

Decine di pattuglie hanno raggiunto l’area, che è stata momentaneamente chiusa, per raccogliere prove e testimonianze da parte dei testimoni oculari presenti sul posto. La circolazione dei treni per alcune ore è stata sospesa.

Le forze dell’ordine hanno pensato che l’uomo potesse non essere solo anche perché a primo impatto la polizia riteneva si potesse trattare di un tentato omicidio, ma con il passare delle ore è arrivata ad una conclusione più accurata affermando che gli abitanti di Vetlanda sono stati vittime di “crimine di matrice terroristica”.

IL PREMIER CONDANNA L’ATTO

“Condanno questo atto orribile”. Queste sono le parole del primo ministro svedese Stefan Löfven che ha riportato dopo una dichiarazione, esortando tutti a “inviare un pensiero alle persone colpite dalla violenza e agli uomini e alle donne dell’assistenza sanitaria, della polizia e del comune che lavorano per prendersi cura dei feriti e ripristinare la sicurezza”.

Il premier è in assiduo contatto con la polizia e le altre forze di sicurezza, riportano i media svedesi, per documentare i fatti e spiegare con certezza l’accaduto.

 È GIÀ ACCADUTO UN FATTO SIMILE?

In Svezia, i servizi di intelligence considerano alta la minaccia terroristica. Il Paese scandinavo è stato preso di mira due volte negli ultimi anni. Nel dicembre 2010, due esplosioni quasi simultanee colpirono il centro di Stoccolma, provocando un morto e due feriti. Si trattò di un attentato suicida, preceduto da minacce di matrice jihadista, in cui si condannava tra le altre cose la presenza militare della Svezia in Afghanistan.
Nell’aprile 2017, sempre nella capitale, un richiedente asilo uzbeko respinto e radicalizzato falciò i pedoni con un camion rubato, uccidendo cinque persone. Confessò di aver agito per vendicare la guerra degli occidentali contro l’Isis.