TASSE/Il governo restituisce 3 miliardi e punta sulla ripresa dei consumi

Nella nuova manovra economica il governo stanzia 3 miliardi per ridurre il Cuneo fiscale e aumentare gli stipendi di 16 milioni di cittadini.
Capiamo il provvedimento.

Che cos’è il Cuneo fiscale?

Il Cuneo fiscale è la differenza tra quanto un dipendente costa all’azienda e quanto lo stesso incassa, al netto, in busta paga, sono le tasse che ogni impresa deve pagare per avere un lavoratore.

Le tasse sul lavoro oggi, in Italia, ammontano al 47,9% del costo di un lavoratore.

Questo significa che un azienda, per pagare un dipendente 1000€ dovrà investire circa 2000€ per coprire lo stipendio netto del lavoratore, le imposte provvidenziali e l’assicurazione Inail.

Diminuendo il Cuneo fiscale le aziende riusciranno a pagare di più i lavoratori.

Leggendo una bozza del decreto se ne deduce che l’aumento potrà arrivare a quota 600 euro nell’arco del 2020 per chi ha una busta paga fino a 28.000 euro. L’importo poi diminuisce progressivamente fino a 480 euro per chi prende 35.000 euro l’anno. Per la fascia compresa fra 35.000 e 40.000 euro annui il beneficio parte da un massimo di 400 euro fino ad azzerarsi. Inoltre i redditi fino a 26.600 euro che già godono del Bonus Renzi da 80 euro al mese vedranno aumentare l’integrazione fino a 100 euro.

“l’intervento normativo si applica limitatamente alle prestazioni rese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020, in attesa di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito”, come dichiarato dai tecnici del governo.

“È un primo intervento concreto nel segno della crescita e dell’equità che costituirà la base di una più ampia riforma del sistema fiscale”, così dichiara il ministro dell’economia Roberto Gualtieri.

Più soldi nelle tasche dei cittadini significa più consumi. Puntando ad aumentare non di poco il guizzo virtuoso di una macchina – quella italiana – che aspetta solo di ripartire.