TATUAGGI/L’analisi del nuovo trend

I tatuaggi sono ormai diventati popolarissimi, specialmente tra i giovani, per moltissime cause: poter esprimere la propria personalità, il proprio stile, divulgare un messaggio sociale e marcare sulla propria pelle un simbolo, il quale identifica a pieno il soggetto tatuato. Questi sono solo alcuni dei motivi che spingono le persone a farsi uno o più “tattoos” e negli ultimi anni le opinioni relative all’argomento sono mutate considerevolmente; basti pensare al fatto che trenta o quarant’anni fa vedere una persona in possesso di un tatuaggio era considerato blasfemo, poco idoneo o non elegante, mentre oggi siamo molto più propensi alla loro accettazione sociale. Inoltre, nel corso del tempo le forme delle incisioni si sono evolute, a tal punto da assistere a vere e proprie rappresentazioni artistiche in varie parti del corpo o, al contrario, a minuscole scritte fortemente simboliche per il loro possessore.

I tatuaggi, insomma, sono ormai parte integrante della società odierna.

Quali sono i loro rischi per la nostra salute e per il nostro futuro lavorativo?

Alcune volte, soprattutto in base alla propria sensibilità epiteliale, i tatuaggi possono causare una reazione allergica data l’incisione dell’ago sulla pelle, iniettante una quantità più o meno moderata di inchiostro nel nostro organismo. Per questo motivo, è essenziale informarsi accuratamente sulle conseguenze di un tatuaggio e, soprattutto, è molto importante scegliere un “tattoo shop” con buone condizione igieniche, ossia con aghi sterilizzati, inchiostro a norma secondo le attuali normative nazionali e cura generale del cliente. In alcuni casi, tuttavia, anche una totale accuratezza sanitaria potrebbe non essere abbastanza: infatti, è proprio questo il caso di persone aventi malattie immunodepresse o legate al tessuto epiteliale, come la psoriasi, le quali sono impossibilitate a farsi un tatuaggio data la mancata idoneità biologica.

Dal punto di vista lavorativo, come accennato antecedentemente, queste incisioni potrebbero avere delle ripercussioni negative e di cattivo auspicio in quanto all’ottenimento di un nuovo impiego: come sappiamo, alcune professioni, tra cui le forze dell’ordine e gli assistenti di volo, prevedono una totale assenza di tatuaggi nel corpo del lavoratore per una questione di decoro fisico. Inevitabilmente, anche in lavori più comuni essi potrebbero essere dei paletti rilevanti, in quanto è solitamente preferita l’assunzione di una persona con un’assenza di rappresentazioni sul proprio corpo piuttosto che quella di una in possesso di tatuaggi.

In conclusione, un piccolo “tattoo” non è considerato un problema nel mondo odierno, sia dal punto di vista sanitario che lavorativo, mentre grosse e massicce rappresentazioni potrebbero, eventualmente, portare a risultati sociali infausti o, in casi estremi, addirittura a complicazioni mediche. Sta quindi a ognuno di noi decidere se abbracciare o meno questo nuovo trend.

 

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NEWS/Riassunto del 2020