Di Laetitia Carbone

– Dati allarmanti sono quelli che ritroviamo nelle statistiche annuali sugli incidenti stradali, che colpiscono da vicino anche i giovani.

Questo ci porta una domanda spontanea: quando vale per noi la vita?

L’INCIDENTE
La notte del 25 dicembre, in provincia di Venezia, un’altra vita è stata spezzata dell’ennesimo incidente stradale del 2016. Elena era una ragazza di 28 che quella sera stava attraversando la strada mano nella mano con il suo ragazzo, quando un pirata della strada, che poi si è rivelato un giovane 24enne del luogo, l’ha investita sulle strisce. Non si è nemmeno fermato per prestare soccorso, ha continuato a guidare. Tornato poi sul luogo della disgrazia, forse per controllare se gli agenti avessero informazione sul colpevole, è stato arrestato, riconosciuto come il responsabile dell’accaduto a causa del suo comportamento irrequieto e nervoso.

PURTROPPO, UNO DEI TANTI
Ma ciò che è successo ad Elena, l’altra notte è solo una delle tante storie di vite interrotte quest’anno. Sono infatti dati allarmanti quelli che ritroviamo in Italia: quasi 84 mila, sono gli incidenti che hanno coinvolto persone tra gennaio e giugno del 2016, statistica che conferisce al nostro paese il primo posto in Europa come tasso di mortalità su strada. Purtroppo anche i minorenni non scampano a questa tragedia. sono 61 i decessi di minori dal 1 gennaio al 25 dicembre 2016.

SOGNI INFRANTI
Queste statistiche sconcertanti, però, ci portano a chiederci quale sia effettivamente il valore che diamo ad una vita, che sia la nostra o quella altrui. Troppi ci rimettono la vita sulle nostre strade, troppi sono privati della possibilità di andare avanti, di realizzare i propri sogni, di crescere ed invecchiare con il mondo.
Sono troppi i giovani a cui è brutalmente sottratta la possibilità di continuare a vivere, di sbagliare e di raccogliere successi lungo la strada, di avere una famiglia e di realizzare qualche sogno nel cassetto che è lì da tanti anni.
Dovremmo provare, tutti in prima persona a chiederci che cosa possiamo fare per migliorare questa situazione, come possiamo ridurre questo tasso, perché non si può mai sapere che cosa potrebbe accadere. Perché, come molti, anche Elena aveva ancora davanti molti anni da vivere, che le sono stati crudelmente portati via da quell’auto, la notte di Natale.