I volti dello sport/Bebe Vio

di Valentina Testa

– “Vado a vivere da sola, non sono più una teenager e devo iniziare a vivere le cose da grande”. Bebe Vio compirà vent’anni il 4 marzo e ha deciso di andare a vivere da sola a Milano.

La vita
Nata a Venezia nel 1997, è sempre stata, fin da piccola, una bambina piuttosto vivace e molto determinata. Già a due anni, il suo motto era “io posso fare tutto quello che voglio” e questo l’ha sempre dimostrato, in ogni occasione che la vita le ha presentato. A quattro anni inizia a praticare la ginnastica artistica, vince la sua prima gara e l’anno dopo incontra il suo vero sport, la sua passione e forse anche la sua salvezza, la scherma. Se ne innamora, ma poi nel 2008 ecco la malattia: una meningite fulminante. Perde gambe e avambracci.
Ritrova la vita al centro protesi e, dopo circa tre mesi e mezzo, torna a scuola. Ma lei vuole riprendere scherma, vuole tornare a tirare. Così si sottopone a riabilitazione motoria e fisioterapia e nel 2009 va a Roma. Lì si reca davanti all’allenatore della squadra nazionale paralimpica, Fabio Giovannini, e in breve riprende a fare scherma, grazie all’impiego di una particolare protesi che sostiene il fioretto.
Bebe Vio entra a far parte della nazionale e in mezzo a obiettivi raggiunti e molte vittorie, non soltanto in ambito sportivo, ce n’è una davvero molto importante, quella ai Giochi di Rio 2016. Vince la medaglia d’oro olimpica a soli 19 anni.

Gli obiettivi
I suoi obiettivi sono ancora moltissimi e con la sua forza di volontà, la sua determinazione e il suo motto riuscirà a raggiungerli tutti quanti rimanendo sempre convinta che “la vita è proprio una figata”. Del resto, Beatrice è solo una ragazza come tutte le altre, che ha i suoi sogni e vuole raggiungerli, ha le sue idee e le vuole esprimere, ha avuto i suoi problemi e li ha superati, sempre con il sorriso sulle labbra e con la voglia di farcela sempre ed andare avanti, perché solo così puoi avere la tua rivincita nella vita.

Alcune campagne
Sostiene apertamente la campagna a favore della vaccinazione contro la meningite e recentemente ne ha lanciato, insieme ad Alessandro Cattelan, una nuova, attraverso un video piuttosto ironico. Si tratta di una campagna contro gli haters: “dona un neurone anche tu. Se doni un neurone a un haters hai già raddoppiato il suo numero di neuroni”.

Un’altra battaglia
Lei ne parla con molta ironia e tranquillità, ma in realtà tutto ciò nasce da un atto di cyberbullismo di cui lei è stata vittima pochi giorni fa. Erano state create su Facebook più pagine contro Bebe Vio, che veniva insultata e si incitava a violentarla. Ovviamente le pagine sono state fatte chiudere e ora più di una procura se ne sta occupando e sta cercando di trovare i colpevoli.

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