GOOGLE/Che sia la volta buona?

di Emanuele Canessa

– Il dominio di Google fu registrato il 15 settembre del 1997 e da allora si affermò come il più grande e importante motore di ricerca che esista. Questi, durante gli ultimi 22 anni, è diventato il sito più visitato del mondo, fatturando miliardi e miliardi di dollari.
Durante questi anni in molti ne hanno seguito la scia cercando di eguagliare il colosso. Tuttavia, per adesso, nessuno è stato in grado di farlo.

Creatosi il suo monopolio, Google ha cercato di piantare i propri paletti, affinché non potesse essere mai più superata. Ciononostante, come spesso succede “ai piani alti”, i metodi che Google ha usato per ergersi a top di gamma, nell’ultimo anno, non sono stati esattamente i più leciti. Infatti, l’UE le ha fatto arrivare una multa di 1,49 miliardi di euro per aver abusato della sua posizione per quanto riguarda AdSense, imponendo clausole restrittive nei contratti di terze parti e impedendo quindi ai concorrenti di porre le proprie pubblicità.
Non è neanche la prima volta che questa cosa accade, eppure Google sembra essere recidiva da questo punto di vista.

Di fronte a una situazione del genere, comunque, ci si chiede come sia possibile che un colosso come Google, nonostante le due precedenti multe da parte dell’UE, sia stata ancora in grado di essere colta in flagrante. Infatti, perché Google può arrivare alla terza multa senza avere “paura” di compiere un torto come censurare le concorrenti per evitare di essere superata?
Dare una multa del genere, davvero basta a fermare questo evento?