MINISTERO DEL CALCIO/Perché dovrebbe esistere?

Nella nostra penisola il calcio fa da padrone, dal sabato alle 15 fino alla domenica alle 22.45 milioni e milioni di italiani stanno seduti sul divano facendo il tifo per la propria squadra del cuore incollati davanti alla televisione, un computer, un telefono o un tablet.

 

Ma quanto vale effettivamente il giro d’affari del pallone? Perché dovrebbe esistere il ministero del calcio?

Il giro d’affari si basa su cinque punti cardini: sponsorizzazioni (1,3 miliardi di euro), plusvalenze cessioni dei giocatori (1 miliardo), biglietteria e abbonamenti (400 milioni), diritti tv (1,5 miliardi) e altri ricavi vari (1,1 miliardi).

Quindi il ricavato totale è stato di 5,3 miliardi di euro e con un peso percentuale sul PIL dell’1,72%  e non invece del 7% come scrisse l’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Simone Valente, tanto da guadagnarsi la prima pagina della gazzetta dello Sport il 5 maggio 2020.

https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/8602/no-il-calcio-non-vale-il-7-per-cento-del-pil-italiano

 

Un ammontare enorme che rappresentano circa il 12% del PIL del calcio a livello mondiale e che in Italia da circa 98 mila posti di lavoro, tra calciatori, dirigenti, allenatori, custodi.

 

Quindi in conclusione credo che sia più che giusto istituire un ministero del calcio,

questo faciliterebbe il contatto tra Lega e stato, ma anche tra società e stato, senza passare dalla Lega,

già mi sembra una pazzia che non ci sia quello dello sport in generale, 

Questo è un argomento molto discusso nelle sedi opportune, ovvero quelle della Lega calcio Serie A e B.

Ultimamente anche in quelle minori, quelle della gente che vive di calcio dal mattino alla sera, rappresentata dalla LND, Lega Nazionali Dilettanti.