PRETI PEDOFILI/La decisione storica di Papa Francesco

Papa Francesco, abolisce il segreto pontificio per agevolare la giustizia civile.

La scelta di revocare questa norma, che ha disgraziatamente permesso di mantenere segreti alcuni avvenimenti indecenti da circa cinquant’anni, è stata presa da Francesco in persona.

In modo da far accedere i magistrati civili degli altri paesi agli atti dei processi canonici, relativi ai canoni giuridici della chiesa. Francesco ha deciso di abolire il segreto pontificio principalmente per le cause canoniche di abusi sessuali su minori.

Francesco stesso ha comunicato che «il segreto d’ufficio non deve ostacolare l’attuazione degli obblighi stabiliti in ogni luogo alle leggi statali, compresi gli eventuali obblighi di segnalazione, nonché all’esecuzione delle richieste esecutive delle autorità giudiziarie civili».

Il bene dei bambini e dei ragazzi deve sempre venire prima di qualsiasi tutela del segreto, anche di quello “ponteficio”. Ció, ovviamente, non intacca in alcun modo il segreto della confessione, che è tutt’altra cosa dal segreto pontificio sugli atti e le testimonianze.

La riservatezza per le vittime e per i testimoni dovrà essere sempre tutelata, ma ora la documentazione dovrà essere messa a disposizione delle autorità civili per le indagini. Il Papa aveva previsto anche l’obbligo di aprire degli sportelli pubblici, per raccogliere le denunce di abusi sessuali, e l’obbligo per preti, religiosi e religiose di segnalare ogni crimine alle autorità ecclesiastiche.

Il segreto pontificio è un segreto che viene imposto ai destinatari su materie di particolare gravità, cioè in alcune questioni di maggior rilevanza viene richiesto un particolare segreto, che deve essere custodito con grave obbligo e  poiché si tratta della sfera pubblica, che riguarda il bene di tutta la comunità religiosa, non spetta a chiunque, ma a chi legittimamente ha la cura della comunità decidere come, quando o che quale gravità tale segreto debba essere imposto.

Il documento Instructio de secreto pontificio che riguarda, di fatto, il diritto canonico, approvato da papa Paolo VI nel 1974, contiene le norme sul segreto pontificio.