SOSPENSIONE SUPERLEGA/L’opinione di due tifosi

La Super Lega europea di calcio è  stata sospesa a seguito delle veementi proteste  dei tifosi, soprattutto inglesi, e delle minacce da parte di governi, nazionali e non, di creare leggi ad hoc volte ad ostacolare la nascita di questa NBA europea. Sono bastate 48 ore e il castello , evidentemente di carta, costruito da Florentino Perez e Agnelli è caduto. In molti hanno detto:” abbiamo salvato il calcio, che resta saldamente nelle mani dei tifosi”.

Ma è veramente così?

Forse no, anche perché il calcio dei tifosi è morto negli anni 90, con la sostituzione della Coppa dei Campioni con la Champions League, è morto quando si è permesso che il costo medio dei biglietti allo stadio oscilli mediamente fra i 185 euro in Spagna e i 70 italiani, un ‘ enormità. Il calcio è morto quando si è permesso a certi procuratori di alzare spropositatamente gli stipendio dei loro assistiti, costringendo i club ad affidarsi alle Tv per continuare a sopravvivere.

Ma purtroppo i soldi delle Tv non sono bastati a lungo: per “salvare” i bilanci molti club hanno iniziato ad inventarsi plusvalenze milionarie, rimandando i problemi; ma si sa , prima o poi i nodi vengono al pettine, e alla fine il nodo ,“ingarbugliato” dalla pandemia, che ha drasticamente ridotto i ricavi provenienti da sponsor e biglietti, è arrivato. I maghi della finanza calcistica europea hanno quindi deciso di creare un campionato proprio, chiuso ai club con pochi tifosi, per spartirsi una torta miliardaria risolvendo così i propri problemi finanziari.

Detto questo si può ancora dire che il calcio sia dei tifosi o che invece appartenga al mondo della finanzia?

Per alcuni club, 12 fra tutti, il calcio non è altro che un gioco finanziario in cui l’ importante è sopravvivere. Quasi tutti gli altri hanno almeno il buongusto di fingere che non lo sia.