LORENZO BERNINI/La Cappella Cornaro

All’ apice della sua carriera Gian Lorenzo Bernini, artista totale, viene chiamato a realizzare una cappella
gentilizia dalla famiglia di origine veneta Cornaro, nella Chiesa carmelitana di santa Maria della Vittoria a
Roma. Il gruppo marmoreo principale, centro della scena (letteralmente), è composto dal serafino e da
Santa Teresa. Per rendere l’ idea di levitazione Bernini scolpisce, sospeso alla parete di alabastro, la scena
in un unico blocco di marmo. Si ha effettivamente l’ impressione che i due personaggi siano staccati da
terra.

Questo ha chiaramente anche un valore simbolico. Come in tutte le sue opere Bernini coglie l’ attimo
culminante della narrazione: la Santa è trafitta dall’ Amore Divino simboleggiato dal dardo del serafino, il
suo viso è in estasi e tutto il corpo si abbandona al mistico Amore. La composizione è illuminata da una luce
naturale proveniente da una finestra nascosta dietro il frontone dell’ edicola.
Io credo che tecnicamente la realizzazione sfiori la perfezione, quasi come se anche Bernini fosse in estasi
mentre scolpiva: il marmo sembra soffice e leggiadro come una nuvola, le pieghe delle vesti sono perfette e
articolate, il volto della santa è fortemente espressivo, le ali dell’angelo sembrano fatte di piume. In
definitiva la pesantezza del marmo viene sublimata dallo scalpello del romano. Questo è effettivamente
incredibile.

E il bello è che Bernini non si ferma qua: essendo che tutta la cappella è pensata come se fosse una scena
teatrale ai lati troviamo dei ”palchetti” dove i Cornaro, forse un po’ troppo disinvolti, osservano lo
svenimento della Santa. I personaggi sono tutt’ altro che statici. Lo sfondo dei palchetti è scolpito in
prospettiva. Inoltre tutta la composizione un tripudio di marmi policromi, oro e bronzo. Da notare
soprattutto come la luce naturale proveniente dalla finestra sopracitata sia “potenziata” dai raggi di bronzo
posti sopra la statua, meravigliando per l’ ennesima volta lo spettatore. Anche se è un po’ riduttivo mi viene
da dire che questa cappella è proprio bella.