POESIA/La freschezza della generazione “beat”

A partire dal secondo dopoguerra la società vide un radicale cambiamento nella sua struttura interna: nacquero, propriamente negli anni Cinquanta, movimenti rivoluzionari basati sulla libertà di parola, espressione e pensiero, la consapevolezza sociale del potere popolare aumentò vertiginosamente e, in aggiunta, si cominciò a guardare verso nuovi orizzonti, politicamente e culturalmente parlando. Infatti, fu proprio in questo periodo che nacque la prima corrente poetica fresca di novità interamente giovanili: la “beat poetry”.

Un gruppo di bambini all’angolo della strada che parlano della fine del mondo”

Nata negli Stati Uniti verso la fine degli anni Quaranta, la poesia “beat”, dall’inglese “stanco, abbattuto”, vide la sua massima popolarità intorno alla seconda metà del decennio successivo. Gli ideali promossi dalla corrente in considerazione erano basati sul totale rifiuto di imposte, la sperimentazione di droghe, il fascino per le religioni orientali e un rifiuto nei confronti del materialismo, il tutto contornato da uno stile di vita privo di limiti e altamente controcorrente. Il primo esponente della generazione “beat” fu il ventiseienne newyorkese Jack Kerouac, il quale riuscì ad ottenere un elevato consenso popolare grazie alle sue poesie squisitamente innovative e fresche di ribellione e consapevolezza giovanile. I suoi seguaci non tardarono a farsi sentire e, nel giro di un paio di mesi, i componimenti poetici ispirati agli ideali “beat” cominciarono a dominare la scena mondiale; arrivando anche in Europa.

Lo tsunami dell’innovazione progredita

Una vera e propria comunità nacque dopo lo strepitoso successo del genere moderno americano e, infine, l’influenza della corrente descritta arrivò anche nel mondo musicale: infatti, Janis Joplin, Jim Morrison e Paul McCartney sono solo alcuni dei famosissimi cantanti dell’epoca che si fecero trasportare dalla corrente di aria fresca e innovativa della “generazione degli abbattuti”.

Per quanto riguarda il nostro paese, il quale assisteva proprio negli anni Cinquanta e Sessanta a una notevole crescita economico-sociale, poeti come Aldo Piromalli e Gianni Milano vedevano nel periodo in considerazione il loro massimo splendore, seguendo proprio le note e la tradizione statunitense della “beat poetry”.

L’odierna “generazione degli abbattuti”

Oggigiorno, molti sono gli artisti che, coinvolti nel mondo della musica e della poesia, tramandano i preziosi e alternativi ideali della generazione “stanca e abbattuta”: tra loro ricordiamo Lana Del Rey, la quale esplicita la sua ammirazione per la corrente in considerazione nella canzone “Brooklyn Baby” (2014), Frank Ocean e la defunta Amy Winehouse, assidua seguace di Kerouac stesso.

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