CINEMA/Chadwick Boseman: un supereroe da non dimenticare

Chadwich Boseman, venuto a mancare lo scorso agosto, dopo una lunga lotta contro un tumore, dovrebbe, come ogni vero supereroe, essere ricordato.

“Message from the King” e “Ma Rainey’s Black Bottom” sono due dei tanti film che l’hanno reso celebre.

Message from the King

“Message from the King” è un film d’azione, giallo, thriller e drammatico del 2016 con regista Fabrice Du Welz. Netflix, la casa di produzione, lo inserisce nei generi “Film Crime”, “Crime Thriller” e “Thriller” descrivendolo come violento, crudo e cupo. Il protagonista è interpretato da Chadwick Boseman, mentre gli altri personaggi sono interpretati da attori come Luke Evans, Teresa Palmer, Natalie Martinez, Alfred Molina, Tom Felton etc.

Brevemente, la pellicola è ambientata a Los Angeles e si concentra sulle vicende di un ragazzo, Jacob King (proveniente dal Sud Africa), alla ricerca della sorella dalla quale non ha più avuto notizie da molto tempo. Durante la sua permanenza nella capitale dell’industria cinematografica, lui dovrà affrontare molteplici problemi che lo condurranno a conoscere (sia in maniera positiva che negativa) varie persone del luogo. Il film si sviluppa in maniera molto lenta, all’inizio non sembra nemmeno appartenere a uno dei generi elencati sopra, ma il finale sconvolge tutto il filo della storia e l’idea che ci si può fare di tutti i personaggi, soprattutto del protagonista.

Qualche considerazione sulla figura principale, Jacob King

All’inizio pare un ragazzo tranquillo: sembra avere buone intenzioni e non ha l’apparenza di una persona che vuole sconvolgere o terminare delle vite. Nel corso del film si esplora di più il carattere del personaggio; anche se non sembra, qualche volta le sue azioni sfociano in un’impulsività violenta: sa quello che vuole scoprire ed è determinato a raggiungere i suoi obiettivi.

Si nota anche il “modo di vivere” di Jacob da certe scene in particolare. Molto probabilmente se quello che ha passato lui lo avessero vissuto altre persone, sarebbe emersa la loro sensibilità, la loro emotività e la loro impressionabilità. Lui, al contrario, sembra rimanere impassibile, quasi come non avesse sentimenti o non stesse vivendo la scena in prima persona.

Ma Rainey’s Black Bottom

Ma Rainey’s Black Bottom, lungometraggio di George C. Wolfe che ha debuttato il 18 dicembre 2020 in diretta streaming su Netflix, è l’adattamento dell’omonima pièce teatrale di August Wilson. Dramma dalla forte valenza politica ambientato nel mondo della musica blues della fine degli anni ’20, è destinato a essere ricordato soprattutto come l’ultimo film di Chadwick Boseman. L’attore è infatti morto di tumore al colon nei primi giorni di post-produzione della pellicola.

Il film, si svolge quasi interamente in un pomeriggio del 1927, in uno studio di registrazione a Chicago dove la celebre Ma Rainey, donna realmente esistita, sta incidendo un nuovo album d’inediti, tra questi pezzi troviamo anche la canzone Ma Rainey’s Black Bottom, che darà poi il nome al film.

Ad accompagnare la cosiddetta “madre del blues” troviamo la sua storica band, di cui fa parte il talentuoso cornettista Leeve, che sogna un giorno di poter avere una band sua ed esprimendo le proprie idee innovative che però creano tensione nel gruppo.

Tra le claustrofobiche pareti di uno scantinato, mentre aspettano Ma Rainey per iniziare a registrare il pezzo, la band -interamente Afroamericana, racconta delle loro esperienze razziali, e di come tutti vorrebbero una società più inclusiva.

La ciliegina sulla torta per questo film è proprio l’interpretazione data da Chadwick Boseman, definita incredibilmente energica e sopra le righe, che se in un contesto cinematografico può essere definita addirittura “troppo”, in questo “teatro sullo schermo” e solo pura magia.

Se si è a conoscenza della morte, avvenuta solo 12 giorni dopo la fine delle riprese, del fantastico attore, si può avere una visione ancora più malinconica e tragica della scena. Il suo ruolo trasmette un’energia incontenibile, che rende credibilissimo l’attore nei panni di un ventenne arrabbiato, con la voglia di conquistare il mondo.

L’interpretazione del ruolo di Boseman è talmente perfetta, che trovare la voce di doppiaggio adatto è stato un lavoro complicato: Per quanto il lavoro di Paolo Vivio sia stato eccellente, per avere una visione migliore delle emozioni del personaggio, consiglio di guardare il film in lingua originale.

Con questi due film siamo riusciti a vedere le fantastiche capacità di attore di Chadwick Boseman, un uomo splendido, che riesce a immedesimarsi in ogni ruolo, e renderlo unico, interpretabile solo da lui. Speriamo con questo articolo di avervi donato curiosità e interesse verso quest’uomo, che vive ancora nei cuori di molte persone, e speriamo, non venga dimenticato presto.