“Chiamami col tuo nome”, quando l’amore vince il pregiudizio

di Marina – “Chiamami col tuo nome”, film diretto dal regista Luca Guadagnino, è stato candidato a quattro premi Oscar e a tre Golden Globe. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman e racconta la storia d’amore e di profonda amicizia tra Elio Perlman e Oliver.

Elio Perlman è un diciassettenne italoamericano, grande musicista con una sensibilità e una maturità superiore rispetto ai suoi coetanei. La quotidianità di Elio verrà stravolta dall’arrivo di Oliver, ventiquattrenne che sta lavorando per finire il dottorato insieme al suo professore, il padre di Elio, nella villa di quest’ultimo.

Fra i due giovani nasce una storia d’amore che farà scoprire ai due protagonisti un lato di loro oscuro, estraneo fino a quel momento. I sentimenti profondi di Elio e Oliver hanno come sfondo la campagna di Cremona travolta dalla tranquillità e dalla spensieratezza dell’estate.

Recensione e significato:

La scelta di attori non particolarmente famosi ha donato a questo film una fama ancora più meritata perché non dettata dalla presenza di grandi star, ma di un grande contenuto. Nonostante la storia sia ambientata nel 1983, il tema scelto è attualissimo: il desiderio di amare e di essere compresi da una società piena di pregiudizi. Una storia che fa riflettere senza apparire pesante o noiosa, ma anzi è a tratti molto avvincente e allo stesso tempo realistica. Il personaggio di Elio è un personaggio giovane eppure maturo, capce di pensieri profondi che si mescolano alle paure e ai sentimenti, tipicamente adolescenziali, che l’amore causa.

Insomma, un film il cui successo è davvero meritato; è adatto non solo ad un pubblico di adulti, ma anche ad un pubblico più giovane. Spero vivamente che questo film faccia riflettere sull’importanza dell’amore. E cosa importa se fra uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna? L’amore non può essere negativo, in nessun caso. Mi rifiuto di credere che non possa e non meriti di essere accettato e apprezzato in ogni sua sfaccettatura.

Auggie: il valore dell’amicizia in Wonder