Il lupo norvegese si è estinto per colpa dell’uomo
Un silenzio surreale avvolge i boschi norvegesi. Secondo gli scienziati la popolazione originaria di lupi che vivevano in Norvegia, è scomparsa circa 50 anni fa a causa della caccia. Questo sterminio ha causato la distruzione totale della specie,lo ha confermato il più grande studio genetico sui lupi al mondo condotto dall’Università norvegese di scienza e tecnologia.Le autorità competenti avrebbero dovuto agire per prevenirlo.
Tutte le notizie sui lupi sono praticamente concentrate sul lato negativo,da sempre è stato considerato pericoloso, aggressivo e dannoso, è divenuto l’antagonista per eccellenza nelle favole per bambini.
È stato cacciato crudelmente per secoli dall’uomo, che lo ha quasi estinto pur di eliminare per sempre la minaccia al bestiame e alle greggi.Ancora oggi in molti considerano, per mancanza di informazioni il lupo una minaccia, ma in realtà non ci si rende conto di quanto esso sia fondamentale all’interno dell’ecosistema naturale. Il lupo, lontano parente del nostro cane domestico, abitando le montagne italiane ed europee contribuisce a regolare la popolazione di cinghiali, caprioli ed ungulati, che dopo la sua scomparsa abbondavano nelle nostre foreste.Questi bellissimi animali, finiscono per rovinare la flora boschiva, poiché si nutrono della corteccia degli alberi e della vegetazione circostante quindi l’assenza del lupo come predatore provoca la lenta distruzione di boschi e foreste.Per riportare un equilibrio duraturo è opportuno che l’uomo lasci fare al lupo, all’interno dei boschi, il suo ruolo di predatore e regolatore verso gli erbivori che minano la salute delle foreste, regolandone così la crescita