LA SOCIETA’ ALL’ESTERO/Il fenomeno delle Charity e il “caso” British Heart Foundation

In questi giornidurante la nostra permanenza in Scoziaabbiamo notato un fatto abbastanza particolarel’alto numero di negozi a scopo benefico presenti nelle strade

Alcuni di loro devolvono i propri incassi nello studio di malattie come il cancroaltri si occupano invece di aiutare paesi in forte difficoltà. Oggi approfondiremo la conoscenza di una Fondazione in particolare: la British Heart Foundation.

COME NASCE

La BHF nasce nel 1961, in seguito alla paura di un gruppo di medici in merito all’alto tasso di mortalità legato a problemi di cuoreProprio per questo essi decisero di fondarlaavevano infatti bisogno di fondi per progredire nelle ricerche sulle malattie del cuore

Dieci anni dopo la Fondazione – quindi nel 1971 – Sheila Harrison, una delle principali manager dei tempi, ideo’ il logo che tutt’ora rappresenta uno dei loghi più importanti del Regno unito

Nel giro di poco tempo, la Fondazione ebbe grande riscontro sia in fama che nelle ricerche. Al momento, la presenza delle BHF ha portato ad un notevole abbassamento delle morti per cause di cuore e ad un ulteriore abbassamento delle persone affette da problemi di cuore (1 bambino su 145 nasce con un difetto congenito).

Ad oggipuò vantare più di novecentocinquanta negozi sparsi per tutto il Regno Unito

DI CHE COSA SI OCCUPA

La British Heart Foundation ha creato negli anni numerosi negozi il cui ricavato viene successivamente usato per le ricerche, ma non solo; basti pensare che tra il 2008 e il 2013,infatti, la BHF ha investito nello sviluppo di sei centri d’eccellenza per la ricerca, ha finanziato tre centri di medicina rigenerativa con 7.5 milioni di sterline l’anno e infine e’ arrivata a fatturare 133 milioni di sterline. Inoltrequesta Fondazione si occupa di tenere informate le persone riguardo a come mantenersi sanisupportando anche via internet, fa campagne dirette al governo per sensibilizzare sul tema dei problemi di cuore e, infine, offre alle scuole corsi per l’uso del defibrillatoredistribuendoli poi per le strade di tutta la Gran Bretagna

Infinela Fondazione non si e’ semplicemente fermata qui, infatti ha allargato i propri studi anche per quanto riguarda il diabete e l’ictus

L’AMBIENTE INTERNO

C’e’ anche da aggiungere un altro punto a favore della British Heart Foundation: l’ambiente all’interno dei negozi. Per quanto riguarda i clienti, tutto e’ messo secondo un ordine preciso, la musica accompagna un’aria tanto tranquilla al piano di sopra quanto incasinata al piano di sotto e l’affluenza è spesso molto alta a qualsiasi orariguardo al personaleinvece, ci sono poche regole, ma molto importantilavorare con il sorrisomettere a proprio agio chiunque (cliente o volontario che sia) e rifiutare completamente ogni tipo di discriminazione razziale, di genere, di eta’ o di idea politica.

Insomma, la sorpresa e il piacere di lavorare in un ambiente del genere rende sicuramente tutto più facile e bello, soprattutto vedendo quanto le persone abbiano a cuore questa Fondazione e questo lavoro

Nella speranza di vedere il prima possibile idee di questo tipo in tutto il mondo, ci godiamo questi ultimi giorni di permanenza