MARLON BRANDO/Il pioniere della recitazione moderna

Esattamente settant’anni fa, nel bel mezzo della rinascita cinematografica del dopoguerra americano, veniva lanciato sul grande schermo “Un tram che si chiama Desiderio”, film diretto da Elia Kazan. Il vero protagonista della proiezione fu Marlon Brando, un novellino del Nebraska, che faceva la sua prima importante apparizione nel mondo del cinema.

Uno dei migliori attori di sempre

Brando era all’epoca poco conosciuto, avendo esclusivamente recitato in pellicole amatoriali o d’importanza assai inferiore, e fu proprio “Un tram che si chiama Desiderio” il suo trampolino di lancio all’interno della storia cinematografica: l’inizio di una fiorente carriera che gli attribuì il titolo Oscar di “miglior attore dell’anno” per ben due volte.

Anche se molte persone pensano il contrario, l’ottenimento del tanto bramato epiteto fu molto arduo per l’attore, principalmente per la sua innovativa tecnica di recitazione la quale, nonostante le molteplici critiche iniziali, formò le basi per la recitazione moderna, motivo per cui Marlon Brando è ancora oggi considerato come uno dei migliori interpreti di sempre.

Il metodo Stanislavskij

Nei primi anni del 900 nasce in Russia un nuovo metodo di recitazione molto innovativo, il quale cominciò sin da subito ad attrarre sempre più seguaci ed esperti del settore: stiamo infatti parlando dell’ormai rinomatissimo “metodo Stanislavskij” , ancora oggi comunemente insegnato ad attori e interpreti.

Il rivoluzionario metodo si basa su un’immedesimazione psicologica nel personaggio impersonato, definendo quindi come centro della recitazione un’affinità elevata tra l’attore performante e la persona interpretata. Questa psicotecnica si trovava in fortissimo contrasto con il classico metodo interpretativo dell’epoca, che prevedeva semplicemente uno studio mnemonico delle battute recitate e dei comportamenti da attuare nel contesto scenografico.

Il primo attore che portò il metodo Stanislavskij nelle sale cinematografiche internazionali fu proprio Marlon Brando e, principalmente per il notevole tasso di perfezionamento della recitazione dato dalla metodologia in considerazione, il successo dell’attore fu immediato e, come ci dice la storia, i successi non tardarono ad arrivare. Degno di nota è anche l’effetto psicologico dello Stanislavskij sui suoi attuatori dato dalla forte immedesimazione nel personaggio interpretato; infatti, come diceva l’attore, “recitiamo ogni giorno per sfuggire a situazioni sgradevoli e imbarazzanti, fingendoci completamente un’altra persona”.

 

In conclusione, quindi, l’essenziale ruolo di Marlon Brando per quanto concerne la storia della recitazione è ancora oggi riconosciuto a livello globale e molti sono gli attori, moderni e non, da lui ispirati: James Dean, Jack Nicholson e James Franco sono solo alcuni degli innumerevoli esempi, ma la già lunga lista è sicuramente destinata a crescere ulteriormente negli anni.

MARLON BRANDO/Il pioniere della recitazione moderna

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