Bullismo e cyberbullismo: perché denunciare?

di Tea

– Il bullismo è un fenomeno sociale che si sta diffondendo sempre più tra noi ragazzi e che oggi si presenta a un’età sempre più precoce. È caratterizzato da comportamenti che vanno dalle aggressioni fisiche, per esempio calci e spintoni, a quelle psicologiche, che comprendono gli insulti per via dell’aspetto fisico o del carattere, e a quelle sociali, per esempio l’esclusione da parte di coetanei.

Esiste anche un fenomeno di nuova generazione chiamato “cyberbullismo”. Questo consiste nell’umiliare la vittima attraverso i social, nascondendosi dietro a uno schermo o agendo nell’anonimato. Il carnefice si sente così ancora più forte e più sicuro: può agire impunito a tutte le ore del giorno.

Un sondaggio rivela che almeno un adolescente su quattro è stato vittima di bullismo o è venuto a contatto con questo problema. Di solito il bullo non agisce da solo, ma in gruppo, e prende di mira le persone più deboli o più indifese per essere sicuro di raggiungere il suo scopo. A volte può essere considerato un ‘bullo-vittima’, cioè una persona che riversa la sua rabbia su un’altra perché anche lui in passato ha subito atti di bullismo.

Questo tipo di violenza non ha solo conseguenze immediate, ma può ripercuotersi anche sulla salute mentale da adulti. La vittima subisce scompensi che la porteranno in futuro ad avere problemi nell’approcciarsi e nel fare nuove conoscenze. Nell’ultimo periodo i giornali hanno raccontato spesso i casi di ragazzi che hanno tentato il suicidio per le sofferenze e le umiliazioni provocate da questi comportamenti. Tutti dobbiamo renderci conto che un semplice scherzo o una battuta possono avere effetti devastanti sugli altri, soprattutto quando questi vengono presi sempre di mira.

Se si subisce o si viene a sapere di situazioni di bullismo è fondamentale non sottovalutarle e parlarne subito in famiglia o con un adulto per farsi aiutare a prendere i provvedimenti necessari, magari anche con l’aiuto della Polizia Postale. Solo così si può sperare di riuscire a spezzare questo circolo vizioso.