John Young: alla conquista dello spazio

di Isabella Mistretta

– Pochi giorni fa, all’età di ottantasette anni, uno degli astronauti con più successi e più anni di carriera alle spalle, è venuto a mancare in seguito alle complicazioni di una polmonite.

John Young, nato a San Francisco nel 1930, lavorò per quarantadue anni come astronauta, aggiudicandosi il record per la carriera più lunga all’interno della NASA. Già da ragazzo manifestò la sua grande passione per il cielo, infatti, dopo la laurea in ingegneria aeronautica, entrò a far parte della US Navy. Nel 1952, conquistò il titolo di pilota e si diplomò nel 1959. Durante gli anni ’60, mentre John lavorava come collaudatore per i sistemi di armamento dei caccia, mostrò il suo “amore” per i record, battendone parecchi nel campo della velocità e di ascesa a bordo di aerei della Navy. Nel 1965 partì per la sua prima missione spaziale: Gemini III. Dopo quest’ultima i viaggi nello spazio si susseguirono velocemente fino a diventare sei: un record per la storia degli astronauti. Inoltre, fu il primo e l’unico a comandare ben quattro tipi di veicoli spaziali. Nel corso della sua carriera compì due missioni Gemini, due missioni Apollo e due missioni Shuttle, di quest’ultima fu il primo comandante partecipando così, al viaggio inaugurale. In più, anche se non fu il primo uomo a camminare sulla Luna, fu uno dei pochi a lanciarsi verso quest’ultima ed il primo ad orbitarla, da solo, nel 1969. Grazie al suo impegno e alla sua passione per lo spazio si ritrovò a ricoprire il ruolo di capo dell’ufficio astronauti della NASA nel 1974 e, successivamente, nel 1987 venne nominato assistente del direttore del Johnson Space Center, finché, dal 1996 al 2004, anno in cui andò in pensione, divenne direttore tecnico associato.

Con la sua vita da film di fantascienza, John ha fatto la storia, donando al mondo scoperte esemplari e facendo vivere, ma soprattutto vivendo, emozioni uniche.

“The greatest enemy of progress is the illusion of knowledge”

Sharetheart, 5/Marvel