TWITCH/Il nuovo mondo dell’intrattenimento

Twitch è una piattaforma di dirette streaming online, sulla quale ad oggi partecipano attivamente migliaia di creator (creatori di contenuti) e milioni di spettatori ogni giorno. E’ simile ad una televisione, ma ogni canale è gestito dal creator in persona, che decide in libertà (attenendosi alle policy del sito) come intrattenere i propri spettatori, con cui ha un contatto diretto grazie alla “chat”.

Cosa c’è di unico?

Twitch è molto efficace per vari motivi: uno fra questi, è il contatto diretto che si può avere con lo streamer (sinonimo di “creator” per questa piattaforma) con la chat, dove tutti gli spettatori possono commentare ciò che accade live comunicando rapidamente con il creator. Alcuni basano su questo meccanismo i loro contenuti, intrattenendo vere e proprie conversazioni con gli utenti in chat, e rendendola una chiaccherata fra amici, come fa spesso “Dario Moccia”, o dibattiti intensi uniti ad una piccante ironia, come i tre ragazzi del “Cerbero Podcast”. Originariamente il sito nacque come piattaforma dove gli streamer potessero condividere con gli spettatori le loro esperienze videoludiche, infatti, una grande fetta delle scena era occupata dagli e-Sports (sport elettronici) e da persone che giocavano cercando allo stesso tempo di intrattenere, ma una volta che il sito capì le proprie potenzialità, introdusse nuove categorie di dirette e fu subito un successo. L’esclusività delle dirette e la possibilità di comunicare direttamente con il creator, fanno sì che molte persone ci si connettano contemporaneamente e la seguano, ognuna per le sue diverse peculiarità, date dalle personalità uniche degli streamer.

Come guadagna uno streamer?

A differenza di altre piattaforme come Youtube, gli streamer di Twitch non vengono solo pagati dal sito stesso attraverso la monetizzazione in base al numero di visualizzazioni, ma, bensì, direttamente dai loro spettatori. Soddisfando alcuni parametri precisi (come un certo numero di followers, minuti di trasmissione ecc) la piattaforma rilascia al creatore in questione l’affiliazione per la monetizzazione, che può avvenire in tre modi: abbonamenti, donazioni o “bits”. La prima tipologia (detta “sub”) è un abbonamento mensile, non indispensabile per la visione, al canale del creator, che guadagnerà circa il 50% della spesa. Inoltre, essendo Twitch in possesso di Amazon, esiste un incentivo per chi usufruisce di Amazon Prime; collegandolo, infatti, alla piattaforma di streaming viola (Twitch), ogni mese viene concesso un abbonamento “bonus”, completamente gratuito, da poter dare al creator che si vuole. Come secondo e terzo metodo di guadagno, invece, abbiamo le donazioni e i bits (simili a donazioni) degli spettatori, di cui è facile intuirne il funzionamento; durante gli eventi live, è possibile fare donazioni agli streamer dal valore variabile e, cosa più importante, a discrezione dello spettatore.

Perché le persone pagano i creator?

Per quanto possa sembrare un comportamento insensato, il concetto di dare un offerta, nonostante un servizio gratuito, è radicato nella nostra società da parecchio tempo. Un esempio lampante lo possiamo trovare con gli artisti di strada; loro si esibiscono nelle vie, senza imporre pagamenti agli spettatori, ma questi, spesso e volentieri, lasciano mance, anche cospicue, per l’apprezzamento o anche solo per il loro impegno. E’ la stessa situazione degli streamer su Twitch; l’unica differenza, sta nel fatto che, tra creator e spettatore, sia possibile avere un collegamento (grazie alla chat) per cui non si è divisi fra “attori e spalti”. Ciò crea molta empatia con il pubblico, e, come si sa, l’aiuto reciproco sta alla base di ogni comunità, sia fisica che digitale.

L’intrattenimento online in diretta è ormai una vera e propria realtà, spesso molto più efficace del classico intrattenimento non-interattivo, che apre nuove possibilità a migliaia di persone creative pronte a condividere le loro idee e le loro personalità carismatiche.