ATTACCO IN CONGO/Coinvolti due italiani

Nell’attacco a Goma, cittadina del Congo, sono rimasti coinvolti due italiani, l’ambasciatore Luca Attanasio ed il carabiniere Vittorio Iacovacci. L’ambasciatore è deceduto dopo esser stato colpito da un’arma da fuoco all’addome, arrivando in ospedale già in condizioni critiche. Le forze armate del Congo stanno facendo il possibile per rintracciare i colpevoli. Secondo alcune fonti, l’omicidio dell’ambasciatore e del carabiniere era in realtà un tentativo di rapimento, per poter richiedere una cospicua cifra. L’attacco è avvenuto intorno alle 10, ovvero le 9 italiane, presso la cittadina di Kanyamahoro.

Chi era Luca Attanasio?

Luca Attanasio si trovava in Congo per la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo. Padre di 3 figlie e sposato con Zakia Seddiki, viveva ormai in Congo da 3 anni. Come racconta Alfredo Mantica, il dirigente di “Alleanza Nazionale” Luca era uno dei giovani più brillanti della nostra diplomazia. Nato a Saronno nel 1977, viene descritto da tutti come una persona di allegria innata. Laureato alla Bocconi in Economia, a 26 anni entrava al Ministero degli Esteri dove veniva assegnato alla Cooperazione Economica ed alle strutture che si occupavano di Africa Subsahariana. Così l’Africa divenne il suo campo di lavoro preferito. Nel 2010 si trasferiva come console a Casablanca e nel 2014 diventava il primo segretario ad Abuja, in Nigeria. Nel 2017 era inviato a Kinshasa, in Congo, come capomissione e nel 2020 diventava consigliere d’ambasciata.

Chi era Vittorio Iacovacci?

Si chiamava Vittorio Iacovacci il carabiniere caduto in Congo per cercare di salvare la vita all’ambasciatore Luca Attanasio. Aveva solamente 30 anni, era addetto alla protezione e alla scorta di personale sensibile. Dopo alcuni anni nell’Esercito, nel 2016 era stato accettato all’Arma e, come prima destinazione aveva avuto proprio il Reggimento da dove provengono militari destinati ad andare all’estero. “Non sono in grado di parlare per il dolore. Vittorio era un bravissimo ragazzo, un ragazzo come gli altri, amava il calcio e la sua fidanzata”. Così, tra la commozione, Vittorio viene ricordato dallo zio.

Il discorso del Ministro degli Esteri -Di Maio

“Ai nostri caduti dobbiamo prima di tutto la verità. Ma il miglior modo di onorare la memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci è anche continuare a rafforzare la nostra attenzione politica nei confronti del continente africano, nella quale Luca credeva fortemente, con passione e dedizione”, ha sostenuto Di Maio nel suo discorso. “All’Africa aveva dedicato gran parte della sua carriera diplomatica e anche il suo personale impegno a sostegno dei più deboli, con le attività di volontariato promosse attraverso l’Ong fondata proprio a Kinshasa dalla moglie Zakia”.