ETNA/Scaglie di fuoco sulla città

A Catania è in corso una spettacolare eruzione sull’Etna, gli esperti e gli abitanti di Catania affermano che è in corso con una forte attività esplosiva dal cratere e l’emissione di una alta nube di cenere lavica che si disperde verso sud. Emerge anche un trabocco lavico che ha prodotto una piccola frana sul fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove. Così le forze dell’ordine hanno deciso di chiudere l’aeroporto Fontanarossa di Catania.  È stata un’attività esplosiva molto intensa: lunga ed imponente colonna di fumo e fontana di lava. Dal pomeriggio di oggi si susseguono boati molto forti, e vi è un deciso incrementarsi dell’attività eruttiva. Le esplosioni spettacolari e suggestive sono nel Cratere di Sud Est già in attività da alcuni mesi. Hanno perciò generato una enorme colonna che si muove in direzione Sud. Catania, per la gran parte, è innevata da piccoli fiocchi di cenere ma anche di scaglie di pietre.

QUANDO FU L’ULTIMA ERUZIONE REGISTRATA?

Tra quelle più recenti, la più importante e la più lunga fu l’eruzione che ebbe inizio il 14 Dicembre del 1991 e finì il 30 Marzo del 1993. La lava fuoriuscì da un insieme di fratture localizzate lungo la base del cratere sud-est e, in pochi giorni, dalla quota 3100 raggiunse la quota 2200 m.s.l.

ECCO LE PAROLE DI ALCUNI ESPERTI

Ma cosa sta accadendo davvero all’interno dell’Etna? Un famosissimo scienziato spiega le motivazioni dell’eruzione. «L’Etna è un vulcano in persistente stato di attività, fra i più attivi del mondo. Il nuovo ciclo di attività eruttiva iniziato verso la metà del 2019 ancora prosegue quasi ininterrottamente con alti e bassi, con l’attività eruttiva concentrata ai crateri sommitali -principalmente al Cratere di Sud-Est- i quali alternano momenti di intenso degassamento a fasi caratterizzate da attività ‘stromboliana’ più vigorosa. In questi ultimi 2 mesi -a partire dall’eruzione parossistica del 13-14 Dicembre 2020 al Cratere di Sud-Est- stiamo assistendo a fenomenologie eruttive ancora più energetiche, le quali trovano molte analogie con la sequenza di eruzioni parossistiche nel periodo 2011-14. Di questo genere di eruzioni ne contiamo già diverse tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021; sono in grado di produrre colonne eruttive alte diversi chilometri e colate di lava che rapidamente riescono a coprire distanze di alcuni chilometri dal Cratere di Sud-Est grazie ai tassi eruttivi davvero importanti. Sono eruzioni sostenute principalmente da gas, e questo spiega le modalità del fenomeno eruttivo esplosivo». Queste sono le parole di Marco Viccario che ha spiegato molto dettagliatamente le condizioni del Vulcano.

COSA SUCCEDE IN CITTÀ?

In città ci sono già grandi preoccupazioni, molti sono terrorizzati, altri dicono che durerà per poco. Non si sa ancora come andrà a finire, ma per ora la pioggia di lapilli su Catania continua. Catania è in emergenza da cenere vulcanica, infatti la cenere sta creando molta difficoltà nella mobilità dei mezzi di trasporto. Per questo il sindaco di Catania ha firmato un’ordinanza che temporaneamente vieta la circolazione del mezzi a due ruote. Nell’ordinanza del sindaco, viene anche disposto ai cittadini di depositare la sabbia vulcanica eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità dei cassonetti utilizzati normalmente per il conferimento dei rifiuti. Il primo cittadino raccomanda ai cittadini la massima prudenza e di limitare gli spostamenti ai soli casi di effettiva necessità. I cittadini sperano che questa emergenza finisca presto, anche perché i comuni e le case più vicine alla ‘bocca’ del vulcano stanno rischiando molto.