CHE COSA È ACCADUTO?

Per la mattinata di martedì 25 ottobre era stata organizzata un’assemblea dal collettivo dì destra Azione, di cui l’argomento principale sarebbe stato il capitalismo.Gli oratori invitati a questo evento,che si è svolto all’interno della facoltà di Scienze Politiche erano: Fabio Roscani,neodeputato eletto tra le fila di Fratelli d’Italia e presidente dal 2017 di Gioventù Nazionale  e insieme a lui Daniele Capezzone ex deputato appartenente al partito di Forza Italia.A cercare di bloccare l’assemblea però erano presidenti,centinaia di studenti appartenenti ai collettivi di sinistra che denunciavano la gravità dell’argomento dell’assemblea. I manifestanti avevano precedentemente presidiato il cortile,successivamente hanno occupato la facoltà di scienze politiche fino alla mattina di mercoledì 26 ottobre, giornata in cui le lezioni si sono svolte regolarmente.Attualmente la facoltà non è più occupata ma gli studenti hanno dichiarato via social che torneranno a manifestare mercoledì 2 novembre.

L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL ORDINE

Mentre ancora bisognava fare chiarezza su ciò che era accaduto durante le manifestazioni. Sui social si diffondevano le immagini di studenti manganellati dalle forze di polizia,tra questi si contavano 8 feriti di cui uno trasportato in ospedale.Intanto la rettrice Antonella Polimeni,della quale vengono chieste le dimissioni per non aver agito contro l’eccessiva violenza esercitata dalla polizia, dichiarava di aver chiamato lei stessa  le forze dell’ordine e di non  aver alcuna intenzione di dimettersi.

COSA È DAVVERO GIUSTO? 

Manifestare il proprio dissenso è un diritto che dovrebbe essere sempre garantito, ma in occasioni come queste spesso ci si chiede se sia giusto arrivare a cercare di impedire che chi non la pensa come noi si esprima.L’unica risposta risposta certa è che in queste circostanze la violenza non dovrebbe mai fare parte del « dialogo ».