SCUOLA/Il Ministro si dimette a Natale: è caos

A sorpresa, ma forse no. Le dimissioni del Ministro dell’Istruzione Fioramonti sono sul tavolo del Governo dalla sera del 25 dicembre, aggiungendo caos alla già complicata scena politica nazionale.

Le dimissioni di Fioramonti sembrano essere avvenute, una volta tanto, per motivi più che validi: appena diventato Ministro, Fioramonti – che nel precedente governo era già stato sottosegretario – aveva messo sul tavolo due cifre non-negoziabili: 24 miliardi come fondi necessari a far ripartire l’intero comparto dell’istruzione, della ricerca e dell’Università, 3 miliardi come cifra minima per il 2020. Il Governo, nella manovra economica approvata il 23 dicembre, di miliardi per la scuola ne ha trovato soltanto 2 e questo ha fatto dimettere il Ministro.

Membro dei 5 Stelle, Fioramonti starebbe meditando anche l’addio al partito e la creazione di un altro soggetto politico, il quinto (!), con l’obiettivo di continuare a sostenere in parlamento il governo Conte senza l’ingombrante controllo dei due giganti della coalizione, il partito democratico e – appunto – i 5 stelle.

Sia come sia, queste dimissioni raccontano di una scuola che non è priorità nella vita del paese, di un sistema che divora se stesso e dell’incapacità di governarlo, qualunque sia il colore politico a dominare le tinte dell’amministrazione della cosa pubblica.

Peccato, perchè forse gli studenti che sono scesi in piazza durante tutto quest’anno per il loro futuro, si meritavano a Natale un regalo migliore…