TRUMP SOTTO ACCUSA/Ma è solo uno specchietto per le allodole

Recentemente, il 45° presidente americano – Donald Trump – ha subito l’impeachment (traducibile con “messa in stato d’accusa”).
Prima di analizzare la situazione nel dettaglio, andiamo a vedere cosa significhi subire tale accusa e i precedenti storici.

L’impeachment è un istituto giuridico con cui si prevede il rinvio a giudizio di titolari di cariche pubbliche, qualora si ritenga abbiano commesso determinati illeciti nell’esercizio delle loro funzioni.
L’imprenditore statunitense non è sicuramente il primo presidente degli USA a trovarsi in questa situazione:

– Andrew Johnson: 17° presidente americano, subentrò ad Abraham Lincoln – di cui era vicesegretario – dopo il suo assassinio; venne accusato nel febbraio del 1868 per aver tentato di sollevare dalla propria carica il primo ministro della guerra senza il consenso del congresso.

– Bill Clinton: 42° presidente americano, fu accusato nell’ottobre del 1998 per aver mentito sulla sua relazione con una stagista e aver ostacolato le indagini – il famoso scandolo Lewinsky -; fu assolto nel febbraio del 1999.

– Richard Nixon: 37° presidente americano, venne incriminato nel febbraio 1974 per abuso di potere a causa dei suoi ben riusciti tentativi di spionaggio dei democratici; si dimise prima di essere ufficialmente incriminato.

Per poter scendere nello specifico della situazione intorno a Trump, sono necessarie due premesse fondamentali: in primis, nel 2020 ci saranno le rielezioni del presidente USA e, in secundis, l’attuale capo di stato americano è già stato accusato di avere rapporti con Mosca.
Con queste due informazioni in mente, riepologhiamo l’ultimo caso di Impeachment.

La procedura è stata avviata il 24 settembre 2019, quando Nancy Pelosi – presidente della camera dei rappresentanti – ha accusato Donald Trump di aver fatto pressioni sul capo di stato ucraino per avviare delle indagini contro Joe Biden e suo figlio Hunter. Joe è un democratico, nonché papabile maggiore pretendente alla carica detenuta da Trump. L’accusa, tuttavia, riguarda soprattutto il figlio Hunter, poiché egli avrebbe avuto effettivi rapporti con Mosca.
Se così fosse, Trump con una mossa raggiungerebbe tre suoi obiettivi fondamentali: far cadere l’impeachment, idem per l’accusa di rapporti con Mosca e abbattere l’oppositore democratico, assicurandosi altri 4 anni di presidenza. Proprio per questi motivi, egli chiede a gran voce di essere processato, accusando a sua volta i democratici: “il caso presentato dai dem è cosi farraginoso che non vogliono nemmeno un processo”.

Per come attualmente si presenta la vicenda, Donald Trump sembra essere in netto vantaggio sui democratici, il cui temporeggiamento non fa altro che avvalorarne l’opinione pubblica.
Quindi, per adesso non ci resta che stare a guardare, consapevoli che molto probabilmente per i prossimi 4 anni vedremo ancora lo stesso presidente degli Stati Uniti d’America.