Situazione critica: salviamo il Mare Nostrum!

di Davide

– Il Mar Mediterraneo, da sempre considerato la “culla della civiltà”, sta attraversando un periodo terribile: i rifiuti scaricati lo stanno rendendo sempre più inquinato, mettendo a rischio la salute della flora e della fauna marina che lo abita. Essendo anche di dimensioni ridotte, i rifiuti si accumulano in maniera esponenziale sui fondali non disperdendosi, come accade invece nei grandi oceani.

Una situazione insostenibile:

Sono stati molto numerosi i vertici che avevano come scopo quello di affrontare questo problema, ad esempio quello del 2003 a Catania, nel quale si era preso un accordo importantissimo riguardante lo sviluppo sostenibile di tutte le regioni affaciate sul Mar Mediterraneo. A distanza di 14 anni si può affermare che gli scopi prefissi non si sono raggiunti, la situazione è solo che peggiorata : sempre più animali marini muoiono scambiando le loro prede con i pezzi di plasica che galleggiano. Ad esclusione di qualche zona i cormorani sono sempre meno a causa del petrolio che sporca le loro ali e impedisce loro di volare. La situazione peggiore in Italia si riscontra soprattutto nelle zone di Taranto e in quelle del delta del Po : nella prima la causa principale sono i fanghi cancerogeni ricchissimi di petrolio scaricati negli anni nel mare, nella seconda sono i detriti scaricati dalle zone urbane che si affacciano sul Po e sui suoi affluenti.

Dove abbiamo sbagliato?

Non c’è bisogno di sottolineare come la causa dell’inquinamento del Mediterraneo non sia riconducibile solo alle città ad esso adiacenti, ma anche a tutte quelle che si trovano su un fiume che sfocia in esso. Le direttive andranno quindi prese tenendo conto di questo importante fattore; sarà magari che la causa del non funzionamento del vertice del 2003 possa essere ricondotto ad un trascuramento di ciò?

Uniti per ripartire!

Molti potrebbero pensare che sia un problema secondario che ci tocca da lontano, questo non è vero perchè le microplastiche sono ingerite dai pesci in grandissime quantità, rischiamo quindi di ingerire con sempre più probabilità pesce tossico. È tempo di agire, dobbiamo preservare il “nostro” mare prima che sia troppo tardi!