CARCERI/Diritti e Sogni dei Bambini dietro le Sbarre

Nel nuovo pacchetto sicurezza ideato dal governo sono previste nuove regole, che riguardano anche le madri carcerate incinta o con bambini al di sotto dei tre anni.

Uno degli aspetti fondanti della misura è un cambio di rotta nei confronti delle donne con bambini di età inferiore ai tre anni colte in flagranza di reato, per cui a differenza di quanto avvenuto fin ora è prevista la detenzione presso un Icam.

L’Icam, ossia istituto a custodita attenuata per detenute madri, è una struttura sperimentale nata nel 2006 che consente ai figli delle detenute di poter rimanere con le proprie madri.

Tutto ciò ha l’obiettivo di evitare che giovani madri continuo a delinquere restando impunite.

Ciò che spesso passa totalmente in secondo piano sono i diritti del bambino.

Per un bambino nascere e crescere all’interno di una struttura carceraria ha sicure ripercussioni sulla salute mentale e fisica.

Secondo uno studio condotto dal Center for Child and Family Policy presso la Duke University Stanford School, essere figlio di detenuti incrementa il rischio di criminalità, oltre quello di subire violenze, abusi e assumere comportamenti devianti.

Inoltre, come conseguenza  di una scarsa gestione dell’emotività si possono esperienze negative a scuola o in luoghi in cui è richiesto il rispetto delle regole e la socializzazione.

Bisognerebbe che il legislatore si sforzasse di trovare una giusta via di mezzo tra l’esigenza di punire i reati da una parte e l’obbligo morale di tutelare l’infanzia.

Sembra infatti che ci si dimentichi che i figli delle madri che delinquono sono totalmente innocenti, ma finiscono per essere puniti tanto quanto le loro madri.

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