Chi è il prossimo?

– E’ ormai fatta. Terminata la consultazione con le varie forze politiche l’onorevole Paolo Gentiloni, da ieri premier incaricato, ha accettato il pesante fardello posato sulle sue spalle dal presidente Mattarella,

e alle 17.30 salirà al Colle per presentare la lista dei Ministri del suo nuovo Governo.

La scelta di Mattarella ha, seguendo le aspettative di tutti, infiammato gli animi di leghisti, pentastellati, meloniani, berlusconiani e affini che, perdendo l’occasione di passare alla maggioranza nelle elezioni mancate,  hanno urlato allo scandalo, al vilipendio della libertà e della democrazia. E, per quanto il loro agire sia populista e approfittatore, non hanno nemmeno tutti i torti… E’ legittimo ricordare allo Stato come la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri non sia ereditaria.

Ma chi è questo Gentiloni? O meglio, Paolo Gentiloni Silveri?
Il nostro Paolo nasce a Roma il 22 novembre del 1954, discendente dei conti Gentiloni Silveri, nobili marchigiani imparentati col celebre Vincenzo Ottorino Gentiloni, noto per l’omonimo Patto che gli inizi del ‘900 aprì ai cattolici la politica italiana. E’ cattolica l’educazione di Paolo, ma non la sua affiliazione, e negli anni ’70 entra in contatto con alcuni movimenti comunisti, come buona parte dei giovani di quel tempo. Laureatosi in scienze politiche e diventato giornalista professionista, si avvicina al pacifismo e all’ambientalismo, e in quegli ambienti conosce Francesco Rutelli, che segue prima nell’Ulivo, poi nella Margherita. Nel 2006, sotto il Governo Prodi II, diventa Ministro delle Comunicazioni, e negli stessi anni prende parte alla fondazione del PD, con cui parteciperà alle primarie per la candidatura a sindaco di Roma in cui arriverà terzo, per poi sostituire nell’ottobre del 2014 Federica Mogherini come Ministro degli Affari Esteri del’ormai defunto Governo Renzi.
Un individuo “un po’ grigio, forse un po’ troppo low-profile”, come lo definisce Fotia, de l’Unità. E infatti pochi di noi giovanissimi hanno mai sentito parlare di questo Gentiloni, un nome come tanti, legato a quella classe politica anonima, anonima perché mai protagonista di scandali, processi e arresti, e per questo difficile da giudicare direttamente.
– Matteo

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