CRIMINE E COMPASSIONE/Un furto con lieto fine

Anche i ladri provano compassione e ne è la prova l’episodio accaduto giusto ieri in provincia di Bari: la protagonista della vicenda è Maria Elena Barile Damiani, donna di 56 anni affetta da sclerosi multipla.

La sua Fiat Doblò si trovava davanti all’ospedale di Venere di Carbonara prima che venisse rubata.

È stata la figlia, il 13 gennaio, a lanciare un appello su Facebook, dove chiedeva di ”mettersi una mano sul cuore” e restituire la macchina, affermando che quella vettura, progettata apposta per la patologia della madre, permetteva alla donna di essere libera e autonoma.

Ieri la macchina è stata ritrovata a Valenzano, davanti al cancello di una villa, accompagnata da un biglietto di scuse con su scritto “anche noi abbiamo un cuore scusateci non sapevamo della vostra patologia…scusateci ancora, i ladri…”

I familiari sono comunque rimasti amareggiati, non hanno capito cosa se ne sarebbero potuti fare, la macchina era difatti inutile per persone comuni.

Ma l’importante è che questa storia abbia avuto un lieto fine, tutto è bene quel che finisce bene!

Infatti, con grande solidarietà, si era pensato di organizzare una raccolta fondi per comprare una nuova automobile a Maria Elena ma, vista l’inaspettata restituzione, è stato proposto dalla stessa di destinare i soldi raccolti a un nuovo progetto: l’acquisto di un’auto attrezzata per il trasporto dei disabili da mettere a disposizione di tutta la città di Bari.