LEGGE CYBERBULLISMO/La svolta per la sicurezza sul web

Dopo tanta attesa, la nuova legge contro il cyberbullismo è stata ultimata e resa pubblica. È un grande traguardo, che riconosce il diritto dei cittadini italiani ad essere tutelati anche di fronte al web, che spesso si rivela nostro nemico. Secondo le nuove norme, tutti i ragazzi dai 14 ai 18 anni sono tutelati di fronte a un possibile atto di bullismo online, avendo diritto alla rimozione del contenuto offensivo entro 48 ore dalla richiesta. Inoltre, se lo si ritiene opportuno, il ragazzo o i suoi genitori possono procedere a un ammonimento formale, come nei casi di stalking, verso il bullo.

Non si tratta certo di una legge inutile, ma di qualcosa di indispensabile e molto richiesto, soprattutto dai genitori dei ragazzi vittime di prese in giro e insulti sui social network, che spesso si sono trovati a poter fare poco o niente per tutelare i propri figli. Secondo recenti statistiche 3 minorenni su 10 si sono trovati almeno una volta presi di mira sul web, e la fascia di età più colpita è quella compresa tra i 15 e i 17 anni. Dal vivo il fenomeno aumenta notevolmente: più del 50% degli adolescenti è stato insultato dai propri coetanei una più o volte. A quanto pare, quindi, un confronto faccia a faccia non spaventa affatto.

Tra tutte queste vittime, spicca il nome di una ragazza, Carolina Picchio, che nel 2014 si è tolta la vita a seguito di gravi episodi di insulti su Facebook. A lei è dedicata questa nuova legge, attesa in particolare dal padre, il quale si è battuto perché fosse approvata al più presto, per mettere fine una volta per tutte ai sempre più numerosi casi di  tra gli adolescenti.
“L’avevo insultata, sì, ma poi le ho chiesto scusa”. Queste le parole dell’ex fidanzato di Carolina, uno dei ragazzi sotto accusa durante le indagini sulla morte della ragazza. Quello che questa legge punta a fare è proprio riuscire a far capire che a volte le scuse non bastano, che alcune parole non possono essere più rimangiate.

Proprio a questo fine, il punto più significativo di questo provvedimento consiste nella prevenzione. Si provvederà a svolgere incontri con la compresenza delle forze dell’ordine per sensibilizzare i ragazzi su un tema tutt’altro che semplice da affrontare, insegnando anche ad utilizzare responsabilmente Internet fin dai primi contatti con i social network.
Sarà scelto anche un professore per scuola che si occupi di prevenire eventi di cyberbullismo. Infine, nel caso in cui un alunno venisse sorpreso a commettere atti di bullismo online, spetterà al preside informare i genitori ed eventualmente prendere provvedimenti.
In una società in cui si è costantemente connessi, ciò che avviene sul web è parte delle vite dei ragazzi e non si possono ritenere gli insulti scritti online meno significativi di quelli subiti di persona:
è dunque indispensabile che queste nuove norme siamo rispettate e conosciute da tutti. Si tratta di una legge utile, certo, ma che sarebbe dovuta esistere già da molto tempo e che, a detta di molti, in sostanza non dà poi cosi tante garanzie alle vittime. Questo perché si tratta un programma principalmente di prevenzione, che si basa sulla coscienza dei ragazzi per portarli a capire dove sbagliano, dando però scontata una sensibilità che non tutti hanno.