Uno sguardo sul mondo delle droghe leggere: ecco le opinioni dei ragazzi

di Valentina Testa e Aurora Stilli

– Questa settimana, la redazione Primo Piano ha deciso di fare un piccolo sondaggio tra i giovani riguardo all’uso di droghe leggere. Ecco i risultati raggiunti.

Pochi dati

Ad alcuni è stato chiesto, secondo loro, quale sia la droga più diffusa: è stato risposto “cannabis“.
Il 65% di loro ha provato a fumare almeno una volta nella vita.

Ad un gruppo di 29 ragazzi, invece, è stato fatto un altro sondaggio, leggermente diverso.
Vediamo domande e risposte.

“Perché si fa uso di droga?”

Alla domanda “secondo te, perché i giovani fanno uso di droga?”, dodici di loro hanno risposto così: i ragazzi inizierebbero a fare uso di droghe leggere per entrare a far parte di un gruppo, o meglio, di un branco. Secondo altri dieci, invece, i motivi sarebbero quelli della ribellione o della noia; soltanto in sette, invece, sostengono che sia per fare una nuova esperienza, da soli o con amici.

“Aiuteresti un tuo amico a smettere?”

La seconda domanda riguarda proprio questi ultimi: “aiuteresti un tuo amico o una persona che sai che fa uso di droghe a smettere? Se sì, come?”
Più dell’85% degli intervistati ha risposto in modo affermativo; soltanto in quattro hanno detto di no, sostenendo che ognuno sia libero di fare qualsiasi cosa nella propria vita, oppure dicendo di non sentirsi in grado di farlo.
La maggiore parte dell’85% pensa che, l’unico modo per aiutare i propri amici, sia quello di portarli in posti specifici dove si possono risolvere i problemi di dipendenza legati all’assunzione di sostanze stupefacenti. Quindi, posti come cliniche e centri di recupero sarebbero le uniche soluzioni possibili. Altri, invece, sostengono che sia sufficiente parlare e far ragionare i propri amici.

“Motivi per fare uso di droghe leggere e motivi per non farlo”

Con la terza domanda, è stato chiesto di elencare i motivi per assumere le droghe leggere e i motivi per non farlo. Alla prima parte, molti hanno risposto in questo modo: “ti puoi sballare e puoi andare con la testa altrove, da un’altra parte e in un altro mondo, puoi divertiti e fa bene”. I motivi per non assumere droghe, invece, sono molteplici: problemi al cervello e soprattutto ai neuroni, incapacità di essere lucidi davanti a ogni tipo di situazione.
Alcuni hanno, invece, elencato soltanto i motivi per non farlo, sostenendo che sia un inutile spreco di soldi e faccia solo del male all’organismo e alla vita sotto ogni punto di vista.

“Sei pro o contro la legalizzazione delle droghe leggere?”

L’ultima domanda e anche la più difficile riguarda la legalizzazione delle droghe leggere. Tredici intervistati su ventinove si dichiarano non favorevoli, dieci sono a favore e sei in dubbio. Questi ultimi non sono in grado di prendere una decisione perché, a quando dicono, ci sono molti pro, ma anche molti contro: sarebbero quelli elencati da coloro che si sono schierati e hanno preso una decisione.
Tra i favorevoli ci sono quelli che sostengono che la legalizzazione della droga leggera sia l’unico modo per diminuirne il consumo; hanno idee completamente opposte, invece, alcuni tra quelli contrari. Secondo questi ultimi, la legalizzazione ne aumenterebbe il consumo smisuratamente. Altri sono invece favorevoli all’utilizzo delle droghe soltanto in ambito medico e curativo. Altri sostengono invece che l’unico buon risultato nel renderle legali sarebbe quello di togliere il monopolio alla mafia.

Burocrazia e morale non sono una la conseguenza dell’altra

Siamo di fronte a dati certi, che derivano direttamente dalle parole dei giovani. Quei giovani che, brancolando nel buio, trovano conforto solo nelle droghe, quegli altri giovani che dicono “No” all’assunzione di queste sostanze e che difendono se stessi da ciò che li può danneggiare. Ma allora su cosa dobbiamo basarci?
La società è fatta di mille sfaccettature ed è quindi impossibile “fare di tutta l’erba un fascio”. Proprio per questo, i dati che vi abbiamo appena fornito non devono essere letti con leggerezza. Non si tratta di matematica, di numeri, di percentuali, o, almeno, non solo di questo, perché dietro a quelle cifre ci sono una storia, un’opinione e dei sentimenti. Che sia per mancanza di personalità o per svago, il problema dell’assunzione di droghe resta un problema vivido nella nostra società. Cosa fareste se chi conoscete sprofondasse nella depressione e l’unica sua consolazione fosse la droga? Non è una domanda che deve avere per forza una risposta ed è comprensibile, perché molte volte di fronte all’impotenza e alla fragilità dell’umanità non si sa come reagire. Alcune ferite portano alla disperazione e quindi ad un danno alla psiche. Ma la politica e la legalizzazione sono davvero la soluzione al problema? Tanti rifiutano la legalizzazione delle droghe, altri, invece, la sostengono. Una delle nostre fonti ha affermato che, nonostante sia contraria al loro utilizzo, è favorevole alla loro legalizzazione, sottolineando come la società si nasconda dietro al concetto di droga come un tabù. “Dunque” dice “per eliminare l’ennesima contraddizione del nostro Stato, credo sia corretto legalizzarla”. Forse proprio questo potrebbe essere un primo passo per affrontare il problema faccia a faccia.

Sta di fatto, comunque, che la legge è lo strumento che può permetterci di cambiare le cose dal punto di vista burocratico, ma per quanto riguarda il punto di vista morale la strada è lunga e tortuosa.

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